Dubbi e voglia di ripartire Le associazioni: «Ci siamo»
Il Comune ipotizza un drive e bike in al Parco Nord per i film della Cineteca e tanti piccoli spettacoli nelle periferie: manca ancora il via libera del Ministero
Itempi sospesi del Covid-19 e le difficoltà del mondo della cultura e dello spettacolo. Senza regole precise anche a Bologna si preannuncia un’estate all’insegna dell’incertezza. Lo sa bene l’assessore alla Cultura Matteo Lepore che ha annunciato un nuovo palinsensto estivo, tanti microeventi da 50 persone diffusi in periferia e un possibile drive in & bike in al Parco Nord, ma solo sulla carta: senza il via libera di Roma, con relativi protocolli, non si fa niente. Ipotesi e suggestioni con le quali quotidianamente fanno i conti gli operatori del settore. Sull’estate ripensata a Palazzo D’Accursio le opinioni sono varie e discordanti. Prevale la cautela, non mancano gli entusiasmi, ma neppure le critiche.
«Senza regole è quasi inutile pensare a cosa fare», dice Bruna Gambarelli dell’associazione Laminarie, impegnata da anni al Pilastro e con un passato da assessore alla Cultura. «Non parteciperemo all’estate bolognese perché siamo concentrati sui progetti che portiamo avanti durante l’anno, ma posso dire che se in questo nuovo step proposto da Lepore si vogliono coinvolgere le realtà cittadine bisogna prima di tutto metterle nelle condizioni di ripartire, parlo di risorse, sì. Poi, nell’elaborazione di un progetto dentro la città si devono coinvolgere gli operatori competenti che conoscono gli spazi. A maggior ragione se si vuole agire in periferia».
«Noi ci siamo, ora più che mai - dice Alessandra Scardovi, presidente di Musica Insieme
- Se il progetto del Comune dovesse partire il nostro contributo ci sarà». Riprogrammare senza certezze è un esercizio per qualcuno necessario. «Poi magari si cambia di nuovo, ma ci proviamo, come ci prova Lepore. Noi siamo pronti a fare il festival di Varignana, con tanto di nuova sezione Young, in luglio, ma si potrà? Intanto siamo riusciti a rinviare nel 2021 e non annullare ben quattro concerti della stagione». Piccoli grandi successi in tempo di Covid. «Il drive in teoria può essere carino, ma non so quanto sia piacevole stare in auto per due ore col caldo estivo. Meglio in bicicletta e comunque in questa stagione mi godrei l’aria