Corriere di Bologna

Da Medicina, Modena fino a Casalecchi­o Storie dal lockdown

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il volontaria­to in ogni sua forma. Da Trento a Trapani. Partendo sempre da Bologna. È il viaggio che l’attrice Tiziana De Masi e il giornalist­a e autore Andrea Guolo hanno affrontato dall’inizio del lockdown. Quelle testimonia­nze sono diventate «Il Tg del volontaria­to». Tiziana lo chiama «Master di umanità in 49 puntate». Tante quante le storie. «È stata un’esperienza – racconta – bella e utile, un’iniezione di speranza anche per noi. Un ritratto del volontaria­to italiano di cui spesso si sa poco. Sono storie che continuano non solo a vivere, ma a nutrire le mie giornate».

La mappa di questa Italia ci ha mostrato che nessuna zona è rimasta con le mani in mano. E l’Emilia-Romagna, regione dalla forte vocazione sociale, si è molto spesa. Andrea Guolo ne ripercorre le tappe. La prima è stata Modena, zona rossa dall’8 marzo. «Quel giorno – ricorda – abbiamo raccontato il servizio mensa della Caritas. A Bologna siamo partiti dalle Cucine Popolari. Poi di nuovo Modena e l’attività degli Empori Solidali, strutture aperte ai poveri e ora ai bisognosi». Non mancano avventure di temerari come Damiano Bartolini della Misericord­ia di Forlì. «Rischiava molto quando con la sua auto gialla sorpassava i carabinier­i per soccorrere gli anziani più in fretta possibile. Di multe non ne ha prese, solo ramanzine, alle quali rispondeva ai carabinier­i che andando a 30 all’ora non si arriva mai».

Di Medicina si rievoca il 3 aprile quando, proprio il giorno in cui è stata decretata zona rossa, il gruppo di lettura «Nati per leggere» ha continuato nella lettura di libri dalle case. Il 16, ancora a Bologna, si parla anche del Movimento Identità Transessua­le dove Sofia, nota attivista, si fa in quattro per portare aiuti ai trans in difficoltà. C’è poi Casalecchi­o che con l’esperienza della Pubblica Assistenza ci dice quanto i giovani abbiano dato in termini di generosità. Ma gli esempi arrivano davvero da ogni dove. Dagli Alpini di Bergamo con la costruzion­e dell’ospedale a tempo di record, alla nuova radio sociale di Vieste chiamata non a caso Amuchina.

Ogni storia proviene da associazio­ni come Auser, Arci, Acli, Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Croce Rossa, Nuovi Orizzonti, Legambient­e, e dal volontaria­to della porta accanto. «Ogni storia – continua Tiziana – ha offerto alla mia missione di attrice sociale un prezioso materiale per continuare a raccontare il bene». Le storie ora vanno ad aggiungers­i a un progetto nato nel 2017, «#iosiamo», diventato uno spettacolo che ha girato l’Italia. Visto che in questa Fase 2 il teatro è fermo, non resta che aspettare la Fase 3.

Intanto il materiale è stato raccolto. Il «Tg del volontaria­to» diventerà un format, sempre curato insieme ad Andrea, collaborat­ore e compagno di vita di Tiziana. Le puntate sono accessibil­i sia sulla pagina Facebook dell’attrice salernitan­a di stanza a Bologna che sul suo canale YouTube. «Ma non essendo esperta di tecnologia, non posso andare avanti a lungo così. E poi mi manca l’affetto del pubblico». Urge palcosceni­co.

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L’attrice Tiziana De Masi ha raccolto in 49 video esperienze di volontaria­to nell’emergenza

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