«Crossroads on Air» Solidarietà a ritmo di jazz
Da sabato i live a sostegno della raccolta fondi della Protezione civile della Regione Note da casa con Taufic, Mangalavite, Gatto, Tonolo, Birro, Bearzatti e Bonaccorso
Una cancellazione dopo l’altra. La maratona itinerante di jazz «Crossroads» annulla i concerti previsti in Emilia-Romagna sino al 17 maggio per l’emergenza Covid-19, sperando magari di poterli in parte recuperare entro la fine dell’anno. Tra i musicisti coinvolti figurano Pat Metheny, Enrico Rava, Derek Brown e Ambrose Akinmusire. Ma il festival ha deciso di continuare a proporre, pur in questo periodo così complicato, il nuovo format di concerti già sperimentato negli scorsi weekend, che si svolgeranno con l’ormai consueta formula della diretta streaming sulla pagina Facebook di «Crossroads». I musicisti si esibiranno in solo, nelle proprie abitazioni, e le loro performance avranno anche un risvolto sociale, sostenendo la campagna di raccolta fondi istituita dalla regione per l’emergenza sanitaria.
Gli spettatori sono infatti invitati a fare donazioni sul conto IT69G02008024350001 04428964, intestato all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, indicando come causale «Crossroads #laculturanonsiferma». Un sostegno in parte indirizzato anche agli artisti coinvolti, ai quali verrà comunque garantito un piccolo compenso economico. Si riparte sabato alle ore 19 con il chitarrista Roberto Taufic, nato in Honduras e con radici palestinesi da parte materna, che suonerà in collegamento dal Brasile, il Paese dove è cresciuto. I suoi genitori cantavano in arabo mentre il versante hondureño della sua famiglia lo ha nutrito a pane e bolero. Prima di passare molti anni in Europa, Italia compresa, e avvicinarsi al mondo del jazz.
Il giorno dopo il testimone passerà a Roberto Gatto, sessantunenne batterista jazz che da qualche tempo si sta concentrando principalmente sulla sua attività da leader e in questo caso si esibirà da solo. La prossima settimana, sabato 23, si tornerà a respirare aria sudamericana con Natalio Mangalavite, pianista e cantante argentino figlio d’arte, genitori entrambi pianisti anche loro, che può vantare collaborazioni con Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio
Bosso e Fabio Concato. Le sue radici siciliane avevano spinto Mangalavite verso l’Italia, Paese dove vive dal 1985 e dove ha suonato e arrangiato per Ornella Vanoni per più di vent’anni. Domenica 24 toccherà poi al duo formato da Pietro Tonolo ai sassofoni e Paolo Birro al pianoforte, due musicisti legati da un’amicizia di lunga data. Sabato 30 il sassofonista e clarinettista Francesco Bearzatti, che si è formato nella provincia friulana trascorrendo anche dei periodi a New York, si presenterà alla guida di The Bears, il trio che lo vede in compagnia di Alessandro Turchet (contrabbasso) e Luca Colussi (batteria) e che sostituirà il previsto concerto dal vivo del Tinissima Quartet. La band con la quale Bearzatti avrebbe dovuto partecipare a «Crossroads 2020» e che negli anni ha omaggiato personaggi come Tina Modotti, Malcolm X e Woody Guthrie.
L’ultimo appuntamento di maggio sarà domenica 31 con il contrabbassista Rosario Bonaccorso, siciliano di origine e ligure di adozione. Dopo anni di collaborazioni prestigiose e dopo aver contribuito al successo di molti musicisti, il suo ruolo è diventato indispensabile per tanti protagonisti della musica jazz come Benny Golson, Enrico Rava, Billy Cobham, Stefano Di Battista, Pat Metheny e Michael Brecker. «Crossroads on Air» fa anche parte di «JIP on Streaming”», il primo festival nazionale di jazz sul web che raccoglie storiche organizzazioni del jazz nostrano come «Umbria Jazz», «Veneto Jazz» e «Bologna Jazz Festival».