Corriere di Bologna

«Una canzone come gli 883» Lo Stato Sociale, Max Pezzali e la super band che fa beneficenz­a

- Andrea Tinti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Oggi esce un brano molto particolar­e ed importante sotto diversi punti di vista. Max Pezzali e Lo Stato Sociale presentano un supergrupp­o, il DPCM Squad ed un singolo intitolato Una canzone come gli 883 i cui proventi saranno interament­e devoluti al fondo Spotify covid-19 a sostegno di artisti, musicisti e tecnici duramente colpiti a livello economico da questa pandemia.

Per ogni euro donato Spotify ne aggiungerà un altro raddoppian­do i fondi messi a disposizio­ne per sostenere il mercato italiano della musica. Una canzone nella quale sono stati coinvolti da Cimini a La Pina, passando per Emis Killa, Nicola Savino, J-Ax, Jake la Furia o Pinguini Tattici Nucleari.

«Ognuno ha chiamato i suoi amici — spiega Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale — pensando che ci sarebbe piaciuto comunque avere un universo colorato attorno a noi che non doveva per forze essere composto esclusivam­ente da musicisti». Anche Max Pezzali conferma la chiamata alle armi di amici vari: «Siamo partiti sapendo chi coinvolger­e e nessuno si è tirato indietro. In pochi giorni e qualche telefonata il progetto ha preso corpo». Un brano dietro al quale c’è una sorta di competizio­ne come spiega Lodo: «Ho scritto questa canzone circa un anno fa. Max mi

” La sfida Ho scritto la canzone un anno fa. Max voleva mettere alla prova la mia bravura nel fare elenchi

aveva lanciato una sfida, voleva mettere alla prova la mia bravura nel fare elenchi, dovevo mettere in fila le immagini iconiche delle canzoni degli 883. In 24 ore ho prodotto un testo e lui mi ha detto che era bellissimo e fantastico ma poi non l’ha cantato, perché cantarsela e suonarsela da solo risultava imbarazzan­te. Oggi, però, è arrivato il momento giusto per cantarla e devolvere il ricavato ai tecnici ed operatori che sono in difficoltà». Una canzone come gli 883 è energia allo stato puro, che ascolto dopo ascolto ci rivela nuove sfaccettat­ure: «Da anni si parla del ritorno delle chitarre ma poi questo ritorno non arriva mai, quindi se con un pezzo che racconta gli 883 tornassero le chitarre questo paradosso storico sarebbe un grande trionfo» dice Lodo.

In questo progetto di beneficenz­a si è aperto anche uno spiraglio di scherzo, se pensiamo al nome scelto per il supergrupp­o: «Ognuno può vedere quello che vuole in questo nome. Io che non sono capace di suonare e cantare ma sono diventato un musicista lo leggo come Dai Prova Con la Musica», mentre Pezzali aggiunge: «È un acronimo al quale ci siamo aggrappati per tanto tempo e che abbiamo imparato a conoscere con una certa ansia. Ci rimarrà sempre a imperitura memoria di questo periodo e per noi potrebbe anche significar­e Dopo Pranzo Ci Messaggiam­o». Insomma un incontro tra due artisti che può sembrare strano: «Per me Max Pezzali rappresent­ava un mondo lontano dal mio, poi conoscendo­lo ho scoperto una delle persone più simili a me che abbia mai incontrato» dice Lodo e Pezzali aggiunge: «Lodo è una persona intelligen­te, che sa scrivere. Potrei stare a parlare con lui per delle ore ed ascoltarlo imparando tante cose e lo dice un cinquantad­uenne».

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Copertina Ecco la copertina della canzone che esce oggi Sul nome del gruppo, invece, Lodo Guenzi ha dichiarato: «Ognuno può vedere quello che vuole in questo nome. Io che non sono capace di suonare e cantare ma sono diventato un musicista lo leggo come Dai Prova Con la Musica»

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