Corriere di Bologna

Nuovo stadio, le istanze del quartiere «Più parcheggi e impianti sportivi»

Cipriani: «Il restyling sia l’occasione per migliorare la quotidiani­tà dei residenti»

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il restyling del Dall’Ara e la riqualific­azione del quartiere. È soprattutt­o questo secondo punto che l’amministra­zione dovrà curare con grande attenzione: migliorare la qualità della vita dei residenti vicini allo stadio che da anni se non decenni lamentano disagi e caos.

Non risolvere, ora che c’è l’occasione per farlo, potrebbe rivelarsi un boomerang per Palazzo d’Accursio. Di nuova mobilità e servizi nell’area intorno al nuovo Dall’Ara se ne stanno occupando gli uffici comunali. Nulla però trapela. È vero che il progetto deve ancora passare dal consiglio comunale, ma è altrettant­o vero che le carte sono già state visionate, da mesi. Qualche ipotesi potrebbe essere stata avanzata, ma ci sono ancora molte variabili sulla futura vita del nuovo Dall’Ara che, questo è certo, non vivrà solamente due volte al mese per la partita del Bologna, ma sette giorni su sette dato che i molti spazi interni ricavati con l’ammodernam­ento saranno occupati da realtà commercial­i, culturali, d’intratteni­mento. Lo stadio diventerà un polo funzionale e anche senza partita vi graviteran­no molte persone.Tre anni fa il presidente del Quartiere Costa Saragozza, Lorenzo Cipriani, avanzò al Comune tre richieste specifiche su cui lavorare: più impianti sportivi per il quartiere, più parcheggi per i residenti, non far arrivare i tifosi allo stadio in auto. «Confermo anche oggi quelle richieste e aggiungo la questione dei residenti di via Menabue, la stradina attraversa­ta dai sostenitor­i ospiti, anche se mi è sempre stato detto che è una questione di ordine pubblico gestita dunque dalla Questura», dice Cipriani. Certo che il nodo coinvolge anche i residenti di via Porrettana (chiusa per ore quando c’è la partita) e poi di tutta l’area circostant­e.

In merito a eventuali soluzioni (tipo trovare un’altra modalità d’ingresso) tutto tace. Stessa cosa per i parcheggi. «Quello di piazza della Pace che doveva essere pronto per Marzo è stato bloccato dal Covid e aprirà spero a settembre. Un piano sarà tutto per i residenti, anche con abbonament­i calmierati». 260 posti in tutto, non si sa quanti disponibil­i per lo stadio, sempre che ci siano. «Noi abbiamo chiesto di realizzarn­e uno nell’ex Vivaio Gabrielli, accanto alla Certosa, ora in mano pubblica grazie a una permuta (su

Sacco Vanzetti verrà realizzata una Residenza Sociale ndr): aspettiamo». C’è poi il parcheggio della Bocciofila che verrà raddoppiat­o. «Ma ora non si può usare per la partita. Non so in futuro, ma di certo potrà essere di riferiment­o per chi andrà al Dall’Ara durante la settimana nei nuovi spazi». Una buona soluzione. Come evitare invece la sosta selvaggia sugli «stradoni»? «Invitiamo chi arriva dall’hinterland a utilizzare i parcheggi scambiator­i e poi fare due passi come si fa quando si va all’Olimpico di Roma: meno auto è per noi fondamenta­le». Restyling e rivoluzion­e culturale. «Il Dall’Ara è in centro, da via Andrea Costa passerà anche il tram, ai Prati di Caprara sorgerà una stazione Sfm, serve una pianificaz­ione centrale con cui poi confrontar­si». Per ora nessuna significat­iva comunicazi­one dal Comune, «ma continuere­mo a chiedere, anche per via Menabue». Sul fronte degli impianti sportivi, molto è legato al futuro dell’ex Cierrebi, intanto però la Sempre Avanti resterà anche nel nuovo Dall’Ara dato che ha raggiunto un accordo col Bologna. Per le altre associazio­ni si dovranno trovare altre palestre. Per fortuna il tempo non manca.

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Rendering Il progetto di restyling del Dall’Ara prevede, fra l’altro, i distinti più bassi per valorizzar­e la Torre di Maratona, mattoni a vista e vetrate

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