Nuovo stadio, le istanze del quartiere «Più parcheggi e impianti sportivi»
Cipriani: «Il restyling sia l’occasione per migliorare la quotidianità dei residenti»
Il restyling del Dall’Ara e la riqualificazione del quartiere. È soprattutto questo secondo punto che l’amministrazione dovrà curare con grande attenzione: migliorare la qualità della vita dei residenti vicini allo stadio che da anni se non decenni lamentano disagi e caos.
Non risolvere, ora che c’è l’occasione per farlo, potrebbe rivelarsi un boomerang per Palazzo d’Accursio. Di nuova mobilità e servizi nell’area intorno al nuovo Dall’Ara se ne stanno occupando gli uffici comunali. Nulla però trapela. È vero che il progetto deve ancora passare dal consiglio comunale, ma è altrettanto vero che le carte sono già state visionate, da mesi. Qualche ipotesi potrebbe essere stata avanzata, ma ci sono ancora molte variabili sulla futura vita del nuovo Dall’Ara che, questo è certo, non vivrà solamente due volte al mese per la partita del Bologna, ma sette giorni su sette dato che i molti spazi interni ricavati con l’ammodernamento saranno occupati da realtà commerciali, culturali, d’intrattenimento. Lo stadio diventerà un polo funzionale e anche senza partita vi graviteranno molte persone.Tre anni fa il presidente del Quartiere Costa Saragozza, Lorenzo Cipriani, avanzò al Comune tre richieste specifiche su cui lavorare: più impianti sportivi per il quartiere, più parcheggi per i residenti, non far arrivare i tifosi allo stadio in auto. «Confermo anche oggi quelle richieste e aggiungo la questione dei residenti di via Menabue, la stradina attraversata dai sostenitori ospiti, anche se mi è sempre stato detto che è una questione di ordine pubblico gestita dunque dalla Questura», dice Cipriani. Certo che il nodo coinvolge anche i residenti di via Porrettana (chiusa per ore quando c’è la partita) e poi di tutta l’area circostante.
In merito a eventuali soluzioni (tipo trovare un’altra modalità d’ingresso) tutto tace. Stessa cosa per i parcheggi. «Quello di piazza della Pace che doveva essere pronto per Marzo è stato bloccato dal Covid e aprirà spero a settembre. Un piano sarà tutto per i residenti, anche con abbonamenti calmierati». 260 posti in tutto, non si sa quanti disponibili per lo stadio, sempre che ci siano. «Noi abbiamo chiesto di realizzarne uno nell’ex Vivaio Gabrielli, accanto alla Certosa, ora in mano pubblica grazie a una permuta (su
Sacco Vanzetti verrà realizzata una Residenza Sociale ndr): aspettiamo». C’è poi il parcheggio della Bocciofila che verrà raddoppiato. «Ma ora non si può usare per la partita. Non so in futuro, ma di certo potrà essere di riferimento per chi andrà al Dall’Ara durante la settimana nei nuovi spazi». Una buona soluzione. Come evitare invece la sosta selvaggia sugli «stradoni»? «Invitiamo chi arriva dall’hinterland a utilizzare i parcheggi scambiatori e poi fare due passi come si fa quando si va all’Olimpico di Roma: meno auto è per noi fondamentale». Restyling e rivoluzione culturale. «Il Dall’Ara è in centro, da via Andrea Costa passerà anche il tram, ai Prati di Caprara sorgerà una stazione Sfm, serve una pianificazione centrale con cui poi confrontarsi». Per ora nessuna significativa comunicazione dal Comune, «ma continueremo a chiedere, anche per via Menabue». Sul fronte degli impianti sportivi, molto è legato al futuro dell’ex Cierrebi, intanto però la Sempre Avanti resterà anche nel nuovo Dall’Ara dato che ha raggiunto un accordo col Bologna. Per le altre associazioni si dovranno trovare altre palestre. Per fortuna il tempo non manca.