Il Cinema in piazza, ecco come sarà
Il cinema torna in Piazza Maggiore da luglio: mille, in sicurezza
Ormai mancava solo l’annuncio ufficiale, dopo che anche il Sindaco Merola in una recente intervista al nostro giornale aveva fornito una sostanziale conferma. Il cinema torna in Piazza Maggiore. A questo punto solo con un leggero ritardo rispetto agli anni passati, visto che l’inizio di Sotto le stelle del cinema è già fissato per sabato 4 luglio. Di fatto era stato il decreto del Presidente del Consiglio del 17 maggio scorso, che un po’ a sorpresa aveva riaperto alla possibilità di spettacoli all’aperto per non più di mille persone, a fare piazza pulita della ridda di ipotesi che circolavano da settimane.
Il via libera di Conte ha ridato così fiato all’idea di Cineteca e Comune di confermare Sotto le stelle del cinema sul ‘crescentone’, magari con appendici ancora da definire nei diversi quartieri. Confinando in un angolo l’ipotesi drive-in, scioltasi ai primi caldi. «Era solo un desiderio — conferma l’assessore comunale alla Cultura Matteo Lepore — e ora è realtà: il cinema più bello del mondo torna in Piazza Maggiore. Abbiamo lavorato con la Cineteca per riportare il grande schermo al servizio della città, e ci siamo riusciti. Lo faremo nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, garantendo distanze e numeri adeguati che permettano a cittadini e turisti di godersi le serate in piazza». La Cineteca è già al lavoro per trovare un sistema che, pur passando dalle prenotazioni on line, consenta un certo ricambio tra i mille spettatori attesi per ogni serata. In compenso le proiezioni andranno avanti sino al primo settembre, comprendendo più di cinquanta serate. Comprese quelle in programma per Il Cinema Ritrovato.
Anche lo storico festival cinefilo sulle origini del cinema ha dovuto superare le mille incertezze dell’emergenza sanitaria, scegliendo alla fine di posticipare le proprie date. Da fine giugno a fine agosto, dal 25 al 31, in un formato temporale un po’ ridotto. Prima di lasciare spazio, in un ideale passaggio di testimone, alla Mostra di Venezia in programma dal 2 al 12 settembre. Per la trentaquattresima edizione la formula sarà obbligatoriamente mista, con le proiezioni in piazza e nelle sale, che dal 15 giugno potranno riaprire, abbinate allo streaming e alle nuove modalità. Indispensabili per non sacrificare il consolidato status internazionale e i tanti ospiti già previsti in un festival di cui erano stati già anticipati alcuni nuclei. Come il Parallel Cinema indiano e gli omaggi al regista giapponese Yuzo Kawashima, allievo di Ozu, e alle pioniere del cinema sovietico, oltre al grande tributo a Henry Fonda. L’ulteriore buona notizia annunciata dal direttore della Cineteca, Gian Luca Farinelli, riguarda infine l’avvio dei lavori nell’ex parcheggio Giuriolo, costruito nel 1990 in occasione dei Mondiali di calcio in Italia.
L’araba fenice dell’Arcoveggio è destinata a diventare il nuovo polo cittadino dedicato al cinema e alla memoria di Bologna. L’intervento appena iniziato è inserito nel piano di riqualificazione delle aree periferiche promosso dal Piano Periferie per Bologna e coinvolge anche partner privati come Marposs, Ima, Hera, G.D. e Manifatture Sigaro Toscano. Darà una nuova casa all’Archivio dei film della Cineteca e al laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata, fiore all’occhiello internazionale della città destinato al secondo piano del parcheggio.
Il polo, che sarà intitolato a Renato Zangheri come aveva anticipato il sindaco Merola, è destinato a ospitare quasi 80mila titoli filmici e tutti i vari fondi legati a cinema e fotografia. Con un sistema per la conservazione delle pellicole che sarà assolutamente all’avanguardia, soprattutto rispetto alla prevenzione incendi, e con una struttura a basso impatto ambientale. La struttura avrà anche una dimensione pubblica, però, non solo perché sarà visitabile dal pubblico. Al suo interno sono anche previste aule studio dedicate alla formazione, una sala cinematografica al chiuso e al terzo piano, sul tetto, un’arena all’aperto per la stagione estiva. «È un cantiere —- conclude Lepore — frutto di un investimento dello Stato e del Comune. Un’altra opera che parte appena finito il lockdown, segno di una Bologna laboriosa che ha voglia di farcela».
” Parcheggio Giuriolo, via ai lavori Diventerà una sala e l’archivio della cineteca