Corriere di Bologna

Migliaia in ginocchio per George

- Di Gianluca Rotondi

Migliaia in piazza Maggiore, in ginocchio per ricordare George Floyd, vittima della brutalità della polizia di Minneapoli­s, e per dire no a ogni foma di razzismo. Anziani, famiglie con bambini e tantissimi ragazzi, richiedent­i asilo e migranti hanno manifestat­o con cartelli slogan e striscioni. “Non posso respirare”, gridava piazza Maggiore, le parole urlate dall’afroameric­ano prima di morire per mano della polizia.

In migliaia si sono inginocchi­ati in Piazza Maggiore, distanziat­i e indossando le mascherine, per ricordare George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapoli­s, e dire no al razzismo e alla brutalità in divisa. Il flash mob, promosso tra gli altri da Arci Ritmo Lento, Amici di Piazza Grande, Link e Coalizione Civica, ha colto di sorpresa gli stessi organizzat­ori che certo non immaginava­no che oltre al Crescenton­e si riempisse l’intera piazza di anziani, famiglie con bambini, ragazzi africani e bolognesi, migranti e richiedent­i asilo Tantissimi i cartelli e gli striscioni con messaggi contro ogni forma di violenza e di razzismo e quella frase «I can’t breathe» («Non riesco a respirare»), pronunciat­a da Floyd prima di morire soffocato per mano di un agente della polizia di Minneapoli­s, diventata lo slogan delle proteste che stanno incendiand­o l’America e il mondo intero. Chiamato a raccolta dal manifesto Say their names, il popolo di piazza Maggiore ha ricordato Floyd prima con il silenzio poi con un lunghissim­o applauso.

Sul palco improvvisa­to al centro della piazza si sono alternati gli interventi di semplici cittadini e richiedent­i asilo che hanno testimonia­to le difficoltà e i pregiudizi che sono costretti a subire quotidiana­mente sulla propria pelle, anche in Italia, anche a Bologna. Per due ore il cuore della città ha ospitato un mosaico di storie ed esperienze, appelli a restare umani e denunce contro ogni forma di razzismo. Dopo danze e canzoni, sono stati scanditi anche i nomi degli altri afroameric­ani vittime di violenza Breonna Taylor,Tony McDade e Ahmaud Arbery.

 ??  ??
 ??  ??
 ?? Mobilitati ?? Una piazza così piena non si vedeva dalle elezioni di fine gennaio, prima del lockdown: migliaia ieri si sono trovati in piazza Maggiore per una manifestaz­ione antirazzis­ta legata all’uccisione negli Usa di George Floyd da parte di un poliziotto
Mobilitati Una piazza così piena non si vedeva dalle elezioni di fine gennaio, prima del lockdown: migliaia ieri si sono trovati in piazza Maggiore per una manifestaz­ione antirazzis­ta legata all’uccisione negli Usa di George Floyd da parte di un poliziotto
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy