Corriere di Bologna

LA MORTE DI AUGUSTO RIGHI

- Di Fulvio Cammarano

Si è concluso il processo ai camerieri accusati di violenze durante una manifestaz­ione. Il P.M. ha chiesto una condanna a undici mesi di reclusione, ma la sentenza li ha ridotti a quattro.

Non termina invece lo sciopero del personale delle mense e dei caffè a causa di continue e sempre nuove divergenze, l’ultima delle quali riguarda la libertà di licenziame­nto da parte dei proprietar­i. È morto improvvisa­mente, a settant’anni, Augusto Righi, scienziato di fama mondiale, vanto dell’Università di Bologna dove ricopriva la cattedra di Fisica. Una fine inattesa se si pensa che Righi, poche ore prima della morte, aveva partecipat­o ad un incontro di Facoltà. Dopo cena aveva continuato a lavorare ad un testo sulla teoria della relatività prima di andare a letto alle 22. Verso l’una di notte di martedì 8 si è svegliato di soprassalt­o a causa di un dolore al torace. La moglie Giuseppina si è precipitat­a a prendere la boccetta di eroina che teneva a portata di mano per le crisi a cui il marito andava soggetto. Righi non ha però fatto in tempo ad assumere il farmaco. Il suo medico di fiducia, Giuseppe Dagnini, subito accorso, non ha potuto far altro che constatarn­e la morte. Imponenti i funerali. Il feretro, portato dagli studenti di Fisica, è uscito dalla palazzina di via Irnerio seguito da un’enorme folla in cui erano presenti decine di autorità. Dopo il rito religioso nella chiesa di S. Maria Maddalena, il corteo ha proseguito per via Zamboni, via Rizzoli e sant’Isaia, dove si è sciolto. Per volontà dell’estinto non sono stati pronunciat­i discorsi. L’eco della morte di Righi ha avuto enorme risonanza mondiale. I giornali europei e americani hanno ricordato lo scienziato bolognese, più volte candidato al Nobel, di cui è stato allievo Guglielmo Marconi che per le sue ricerche sulle trasmissio­ni radio si è ispirato proprio agli studi di Righi. Altro grave lutto nel mondo della cultura. È morto a 65 anni il prof. Gherardo Ghirardini, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, ordinario di Archeologi­a e direttore del Museo civico. I l decreto con cui si intende togliere il prezzo politico del pane ha spinto la Camera del Lavoro ad organizzar­e una manifestaz­ione in piazza S. Stefano durante la quale il sindaco Scota annuncia trionfalme­nte il ritiro del decreto e la caduta del governo Nitti. Viene comunque approvato un ordine del giorno con cui si condanna la politica della borghesia che cerca di far ricadere sul proletaria­to le conseguenz­e della guerra.

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