Corriere di Bologna

«Il rischio zero non c’è Il pubblico si prenda le sue responsabi­lità»

La sindaca Conti: «La politica non ha pensato ai bambini»

- Daniela Corneo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sindaca Isabella Conti, partiamo dalle emozioni di questa «festa» di fine scuola?

«Fino a pochi minuti prima dell’arrivo dei ragazzi sono stata concentrat­issima sul protocollo di sicurezza e sul suo rispetto, avevamo una grande responsabi­lità. Poi, come sempre, bambini e ragazzi sono stati sbalorditi­vi: mi sono molto commossa».

Qualcuno (anche qualche docente di San Lazzaro) ha detto che la sua è stata una mossa politica e che ha «usato» i bimbi per farsi pubblicità.

«Le scuole sono state tutte coinvolte, stamattina (ieri , ndr)

c’era anche la preside dell’Ic 1, docenti e personale scolastico. Abbiamo coinvolto tutti, sgravandol­i al contempo di ogni responsabi­lità. Alcune insegnanti, quelle sì, non hanno partecipat­o per ragioni politiche. Io ho pensato ai bambini e le persone che dicono queste cose si qualifican­o da sole».

Lei ha anticipato tutti con la sua idea, poi alcuni sindaci l’hanno seguita. Bologna ha detto per settimane che non era possibile.

Certo San Lazzaro non ha la popolazion­e scolastica di Bologna...

«I numeri degli studenti sono diversi, ma anche i dipendenti dei due Comuni sono diversi: Palazzo d’Accursio può contare su migliaia di lavoratori, noi su poco più di 200. Si potevano coinvolger­e i genitori, i volontari, qui sono stati fondamenta­li. Il problema è un altro».

Quale?

«È una questione di volontà, è faticoso caricarsi di responsabi­lità, ma non possiamo diventare il Paese in cui le paure imbriglian­o qualunque iniziativa virtuosa. “Si può fare”è il mio mantra, questo vuol dire che quando dico che non si può, le persone sanno chele ho davvero provate tutte».

Riaprirà i servizi per l’infanzia nei prossimi giorni?

«La politica ha pensato troppo poco ai bambini in questi mesi. Sulla riapertura estiva di nidi e materne stiamo lavorando molto. C’è un tema di sicurezza sul lavoro, ma se si può fare con la fascia 3-6, si fa anche per lo 0-3. Hanno riaperto tutti: palestre, bar, parrucchie­ri e se non ci impegniamo sull’infanzia il messaggio che passa è che il pubblico non vuole prendersi responsabi­lità come fanno invece i privati. Il rischio zero non esiste, ciascuno faccia la sua parte».

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