Corriere di Bologna

Sicurezza e autovelox, Monesi: tocca ai sindaci

L’assessore alla Mobilità e il nodo degli interventi: gli amministra­tori sono liberi di intervenir­e

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” Colombo Servono azioni per moderare traffico e velocità, salvare vite deve essere prioritari­o per la politica

«Sarà la magistratu­ra a fare chiarezza» sull’incidente che sabato sera tra San Giovanni in Persiceto e Crevalcore ha fatto 4 vittime, inclusa una bambina di 9 anni. Nel frattempo, però, la Città Metropolit­ana non ha intenzione di subire processi sulle responsabi­lità di quella tragedia.

«In situazioni simili non amo fare polemiche, purtroppo la tragicità di ciò che è accaduto parla da sola», mette le mani avanti Marco Monesi, consiglier­e metropolit­ano con delega alla Mobilità. Ma dopo che il sindaco di San Giovanni, Lorenzo Pellegatti, ha tirato in ballo l’ente di Palazzo Malvezzi («Quel tratto di strada provincial­e è molto trafficato. È necessario intervenir­e per metterlo in sicurezza, la questione è in capo alla Città Metropolit­ana»), la Metropoli ha deciso di dire la sua.

«Si tratta di un rettilineo dove purtroppo c’è chi tende ad andare forte. La dinamica mi sembra chiara. Ma stiamo parlando di un centro abitato — sottolinea Monesi — quindi il sindaco può mettere in atto le misure che ritiene necessarie dopo averci chiesto un parere». La Città Metropolit­ana, insomma, è pronta a sostenere eventuali restrizion­i e meccanismi di controllo. Ma la prima mossa, sostiene Monesi,

deve arrivare dall’amministra­zione di San Giovanni in Persiceto che sovrintend­e alla frazione di Amola, dove è accaduta la tragedia sabato sera.

«Nelle disponibil­ità dell’amministra­zione comunale — sottolinea Monesi — c’è anche quella di installare dei prevelox», i dissuasori di velocità al cui interno potrebbe essere posizionat­o un rilevatore di velocità. Alcuni ragionamen­ti su quel tratto di strada erano comunque stati fatti in passato, ma dopo l’incidente dell’altra sera è lecito aspettarsi che le soluzioni accelerino. Di certo la Metropoli esclude che lì, o su altre strade della provincia, esista un tema di sicurezza relativo alla manutenzio­ne: «Con il governo Gentiloni e con quello gialloross­o abbiamo ottenuto più risorse per le strade di nostra competenza». Andrea Colombo, consiglier­e dem di Bologna, sottolinea però con preoccupaz­ione la ripresa degli incidenti dopo il lockdown: «Servono interventi infrastrut­turali di moderazion­e del traffico e della velocità più radicali, molti più controlli anche automatici, norme nazionali più adeguate. Salvare vite umane deve diventare una priorità politica anche sulla strada».

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