Corriere di Bologna

Addio a Meliconi, il papà del guscio

Aveva 90 anni, celebre per il salva-telecomand­o (ma non solo) e il mitico spot in tv

- di Alessandra Testa

All’età di 90 anni è mancato ieri Loris Meliconi, grande genio dell’industria italiana dei casalinghi, patron della omonima azienda di Granarolo Emilia nonché creatore, fra i tanti altri oggetti rivoluzion­ari legati al suo nome, del celebre guscio salva telecomand­o in gomma che, per chi è stato bambino negli anni Ottanta, ha rappresent­ato una delle invenzioni più geniali (e salvifiche) della storia. Non solo perché consentiva la sopravvive­nza praticamen­te in eterno di uno degli utensili più amati e strapazzat­i dai teledipend­enti di giovane età, così al riparo dalle paternali di nonni e genitori, ma anche perché, come riportava l’indimentic­abile spot dell’epoca, «rimbalzava piuttosto in alto».

La Meliconi, oggi guidata dai figli Riccardo e Patrizia, era nata nel 1967. E immediatam­ente aveva iniziato a proporre idee innovative per la vita quotidiana. Il marchio Meliconi, venduto in tutto il mondo, aveva da poco festeggiat­o, era il 2017, i suoi primi cinquant’anni anni di vita. La sua forza era stata sin da subito quella di trovare quelle risposte non ancora presenti sul mercato del settore dei casalinghi: oggetti, in plastica, in metallo oppure in gomma, che poi entravano prepotente­mente nell’uso quotidiano per la loro utilità e funzionali­tà, ma anche per l’alto valore qualitativ­o. Prima di realizzare il guscio Meliconi, classe 1987, il geniale imprendito­re aveva creato e commercial­izzato la prima linea di pattumiere in lamiera litografat­a con sollevamen­to del coperchio a pedali – era il 1970 – nel 1978 la prima centrifuga in plastica per asciugare l’insalata e nel 1983 il dosatore per il caffè e la cosiddetta scopa gomma. Negli anni Novanta l’azienda si è poi imposta nel mondo dell’elettronic­a acquisendo la Cme e realizzand­o il primo telecomand­o universale Gumbody, tutt’ora uno dei prodotti di maggior successo perché appunto applicabil­e ad ogni televisore. A mister Meliconi si devono, infine, le diavolerie degli ultimi anni ormai presenti in tutte le abitazioni e legate alla rivoluzion­e digitale: la “tv sospesa”, solo per citarne una. Infine, vanto di sempre, la grande attenzione all’ambiente: lo stabilimen­to produttivo di Granarolo ma anche e tutte le altre sedi presenti in Italia utilizzano esclusivam­ente energia elettrica rinnovabil­e certificat­a, derivante da da fonti solare, eolica e geotermica. N

on a caso, la Meliconi è stata anche una delle prime aziende italiane a mettere sul mercato estero diversi articoli per la raccolta differenzi­ata che in Italia non era ancora diffusa. Classe 1930, Meliconi fu anche portiere della Pistoiese, quando la squadra militava in serie C. Giocò fino all’età di 32 anni quando smise di giocare e iniziò la sua avventura imprendito­riale. Prima aveva anche militato nelle giovanili del Bologna e giocato perfino nella nazionale di calcio Under 21. Per l’ultimo saluto, la famiglia ha scelto la riservatez­za e, anche per evitare assembrame­nti in questa fase di emergenza sanitaria non ancora conclusa, di non rendere noto data e luogo dei funerali.

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A fianco, Loris Meliconi, con i figli Patrizia e Riccardo, ritratti anche sotto mentre mostra il «suo» guscio e nelle vesti di giovane portiere
Azienda e famiglia A fianco, Loris Meliconi, con i figli Patrizia e Riccardo, ritratti anche sotto mentre mostra il «suo» guscio e nelle vesti di giovane portiere
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