Rimini, violenza su due minori: 16enne indagato
Una festa in spiaggia dal tramonto fino a notte inoltrata con fiumi di alcol sui tavoli e sui lettini, sabato scorso. A partecipare al party sulla sabbia una comitiva di ragazzini tra i 15 e i 16 anni, a Marina Centro di Rimini, vicino al porto e alla ruota panoramica. Una serata iniziata tra euforia e sballo ma finita male per due ragazze trasportate all’ospedale nel cuore della notte. Poco dopo sono arrivati all’Infermi anche gli agenti della polizia di Stato allertati dai medici che avrebbero constato che una delle due giovani amiche aveva da poco avuto un rapporto sessuale. L’altra ragazza, stando al referto degli stessi medici avrebbe riportato lesioni esterne alle parti intime. L’ipotesi è che il sedicenne che aveva trascorso la notte con loro, ora indagato per violenza sessuale, abbia approfittato delle condizioni psicofisiche delle due ragazzine per abusarne. Ma il quadro di quanto accaduto è ancora poco chiaro agli inquirenti che ascolteranno le ragazze anche nei prossimi giorni. Le due amiche, assistite dagli psicologi, avrebbero infatti raccontato ben poco sulla serata trascorsa in spiaggia. «La mia assistita — spiega l’avvocato Massimiliano Orrù legale di una delle due giovani — non ricorda assolutamente nulla di quanto accaduto. Ma il referto parla chiaramente di lesioni. Credo che la ragazza per quanto assolutamente provata non stia fingendo di non ricordare. Bisogna accertare, a mio avviso che nelle bevande non sia stata messa qualche porcheria». Dalla ricostruzione fatta dagli investigatori al momento risulta che entrambe le adolescenti si erano infatuate dello stesso ragazzino, il 16enne, e che quando lui era andato a stendersi su un lettino con una di loro l’altra si fosse avvicinata, forse per gelosia. Difficile formulare ipotesi certe su quello che sia successo dopo. Sembra che una delle due ragazze abbia conosciuto il sedicenne la sera stessa e che la festa fosse stata organizzata per salutare l’amica — l’altra presunta vittima — in partenza per un viaggio con la famiglia. Le indagini intanto proseguono a ritmo serrato e nel massimo riserbo con gli uomini della Squadra mobile in prima linea, coordinati dal pm Davide Ercolani. Ma per gli inquirenti non sarà facile ricostruire le dinamiche di una storia comunque drammatica alla luce del fatto che le presunte vittime sembrano avere molti vuoti di memoria sulla serata.