Corriere di Bologna

Bologna, nuovo focolaio alla Tnt

Dopo la Bartolini. La Regione: «Test obbligator­i nella logistica». Rt, in Emila l’indice più alto

- Amaduzzi

Un nuovo focolaio di coronaviru­s nel settore della logistica. Dopo il corriere Brt-Bartolini tocca ora alla Tnt Express dove, nella sede di via Colombo, sono stati individuat­i 29 lavoratori positivi al Covid-19, di cui 3 con sintomi. Il territorio bolognese, che ieri ha avuto in tutto 36 nuovi positivi è al primo posto per numero di contagi in Emilia-Romagna, regione che ha registrato 53 nuovi positivi ma fortunatam­ente nessun decesso e a cui il ministero della Salute ha assegnato ieri l’indice Rt, che misura il tasso di contagiosi­tà dopo l’applicazio­ne delle misure per contenere la malattia, di 1.2.

E visto che la logistica è particolar­mente soggetta ai contagi, la Regione ha deciso ieri di rendere obbligator­i i test sierologic­i per tutti i lavoratori del comparto, da Piacenza a Rimini. «Non vogliamo bloccare una filiera così nevralgica , ma non possiamo tollerare alcun rischio per la salute», spiega l’assessore Donini.

Un nuovo focolaio di coronaviru­s nel settore della logistica. Dopo il corriere Brt-Bartolini tocca ora alla Tnt Express dove, nella sede di via Colombo, sono stati individuat­i 29 lavoratori positivi al Covid-19, di cui 3 con sintomi. Il territorio bolognese, che ieri ha avuto in tutto 36 nuovi positivi, di cui 3 ancora all’interno del focolaio Bartolini e 4 in focolai famigliari, è al primo posto per numero di contagi in Emilia-Romagna, regione che ha registrato 53 nuovi positivi ma fortunatam­ente nessun decesso e a cui il ministero della Salute ha assegnato ieri l’indice Rt, che misura il tasso di contagiosi­tà dopo l’applicazio­ne delle misure per contenere la malattia, a 1.2. È sopra il livello di guardia ed è il più alto in Italia (per l’Emilia-Romagna al pari del Veneto), ma leggerment­e inferiore a quello della scorsa settimana (1,28). Il virus circola ancora lungo la Via Emilia e sviluppa focolai. E visto che la logistica è particolar­mente soggetta a questi nuovi incendi, la Regione ha deciso ieri di correre ai ripari e rendere obbligator­i i test sierologic­i per tutti i lavoratori del comparto, da Piacenza a Rimini.

Alla Tnt, dove il dipartimen­to di Sanità pubblica dell’Ausl aveva già eseguito un controllo a giugno, tutto è partito dalla segnalazio­ne di due lavoratori positivi nella sede fuori porta Lame. Da lì è iniziata un’indagine epidemiolo­gica, tra l’8 e il 9 luglio, che ha portato all’esecuzione di 214 tamponi e la temporanea chiusura della sede per la sanificazi­one (fino a ieri mattina, secondo l’azienda, mendel

” L’assessore Donini Non vogliamo bloccare una filiera strategica ma possiamo tollerare alcun rischio per la salute

tre per l’Ausl ha riaperto nel pomeriggio). Il bollettino parla quindi di 29 positivi, fino ad ora, di cui 15 residenti nel Bolognese (gli altri 14 sono seguiti da altre aziende sanitarie della regione), parte dei 65 in isolamento fiduciario domiciliar­e. «La prossima settimana — fa sapere l’Ausl — proseguirà l’attività di contact tracing tra eventuali nuovi contatti stretti che potrebbero emergere dall’approfondi­mento delle inchieste epidemiolo­giche». Non si esclude che emergano nuovi casi anche se l’azienda sottolinea che «sin dall’insorgenza dell’emergenza sanitaria, ha sempre operato per tutelare la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori adibiti presso i propri siti italiani, e continuerà a farlo nel pieno rispetto delle vigenti disposizio­ni, anche di carattere emergenzia­le».

Non la pensa così il sindacato Si Cobas, che dice di aspettarsi nuovi casi e denuncia le condizioni in cui operano i lavoratori del comparto. «È evidente che c’è un grosso rischio di contagio nel settore della logistica, dovuto all’esternaliz­zazione esasperata lavoro da parte delle aziende per rincorrere il massimo ribasso, con misure di sicurezza inesistent­i e lavoratori ammassati tra loro, senza nessuna possibilit­à di distanziam­ento», spiega Tiziano Loreti di Si Cobas. Preoccupaz­ione condivisa anche da Giacomo Stagni e Andrea Matteuzzi, rispettiva­mente della Cgil e della Filt-Cgil di Bologna, che ieri hanno chiesto di intensific­are i controlli e le verifiche sanitarie in tutte le aziende della logistica presenti nel nostro territorio». A stretto giro la Regione ha risposto annunciand­o una nuova ordinanza proprio per rendere obbligator­i i test sierologic­i a tutti i lavoratori del settore. «Sia chiaro — spiega l’assessore regionale alla Sa

nità Raffaele Donini —, non vogliamo bloccare una filiera così nevralgica come quella della logistica, ma non possiamo tollerare alcun rischio per la salute e la sicurezza di tutti gli emiliano-romagnoli. Vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione. Non ci siamo mai permessi alcuna sottovalut­azione e non inizieremo di certo ora». Fare attenzione ai focolai è anche l’indicazion­e data ieri dal ministero.

I 36 nuovi casi bolognesi, di cui 22 residenti nel territorio dell’Ausl di Bologna, sono tutti in isolamento domiciliar­e o, in alternativ­a, in luoghi offerti dalle aziende sanitarie, dove poter trascorrer­e il periodo di quarantena. Tornando al bollettino del contagio in regione, i nuovi casi sono come detto 53, di cui 41 asintomati­ci, frutto dell’attività di screening (4.182 i tamponi eseguiti e 1.662 i test sierologic­i). I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a ieri erano 1.113 (47 in più del giorno prima), mentre le persone in isolamento sono 1.007, 47 in più. Restano fermi i numeri dei pazienti in terapia intensiva (10 come negli ultimi tre giorni) e di quelli ricoverati negli altri reparti Covid che sono 96 come il giorno prima quando erano calati di tre unità. Le persone complessiv­amente guarite salgono quindi a 23.440 (+6 rispetto al giorno prima), l’81,3% dei contagiati dall’inizio della pandemia.

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I lavoratori positivi al Coronaviru s sono stati trovati nel corso di uno screening nella sede della dita di logistica e trasporti Tnt in via Cristoforo Colombo, alla periferia di Bologna
La sede I lavoratori positivi al Coronaviru s sono stati trovati nel corso di uno screening nella sede della dita di logistica e trasporti Tnt in via Cristoforo Colombo, alla periferia di Bologna
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La protesta I familiari degli anziani morti nelle Rsa
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