«Cervia, nessun contagiato in giro»
Medri getta acqua sul fuoco: lo straniero evaso è andato solo a Roma
«Il signore bengalese risultato positivo al test ha violato l’isolamento domiciliare a Cervia ma non ha girato in paese, neppure nella frazione di Milano Marittima, come ipotizzato da qualcuno all’inizio ma. L’uomo sarebbe uscito di casa per andare a Roma. Dalla fine di giugno fino al 7 luglio la polizia locale si era assicurata ogni mattina che l’uomo rispettasse la quarantena e difatti non era mai uscito».
Lo assicura il sindaco di Cervia, Massimo Medri, all’indomani della notizia che aveva seminato il panico in Riviera da Milano Marittima fino a
Rimini sulla «fuga» del cinquantatreenne bengalese dall’isolamento domiciliare cui era stato sottoposto dopo il tampone positivo al coronavirus. «Non solo questo signore non ha girato in città — continua il primo cittadino di Cervia — ma tutti i suoi contatti sono stati isolati e sono attualmente sorvegliati anche nella tutela della loro salute». Dopo il panico, dunque, si cerca di tranquillizzare cittadini e vacanzieri. Stando a quanto si apprende l’uomo era atterrato a Fiumicino il 23 giugno con un’aereo proveniente da Dacca. Da Roma si era poi spostato a Cervia arrivando a Rimini in treno. Dal capoluogo ha poi raggiunto i familiari a Cervia. Dopo essersi isolato nel rispetto dei protocolli che prevedevano la quarantena fiduciaria per chi arriva da alcuni Paesi extra Schenghen tra cui il Bangladesh l’uomo ha accusato sintomi sospetti e l’autorità sanitaria aveva quindi sottoposto l’uomo al tampone, risultato poi positivo. Di lì a pochi giorni la fuga dalla Romagna e il ritorno a Roma. «Quando gli agenti polizia locale — spiega ancora Medri — dopo l’ennesimo controllo di routine sulla
” L’uomo era controllato dalla polizia locale e tutti i suoi contatti sono isolati
sua permanenza in casa si erano accorti che era fuggito è stata tempestivamente diramata l’allerta e in poco tempo il signore è stato rintracciato a Fiumicino».
Le rassicurazioni del sindaco di Cervia arrivano dopo gli strali lanciati giovedì dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi che aveva tacciato di «irresponsabilità» chi aveva diffuso le prime indiscrezioni secondo cui l’uomo avrebbe soggiornato a Rimini, notizia poi smentita da Comune, Ausl e fonti di Polizia.