Fortitudo, Happ c’è con lui, Banks e Aradori è una squadra d’attacco Piace pure Woodard
Sacchetti ha i tre top scorer del campionato
Tre giorni per sostituire il centro titolare, prendendone un altro probabilmente più forte. Non perde tempo questa nuova Fortitudo: martedì l’uscita dal contratto di Henry Sims, ieri l’annuncio della firma di Ethan Happ, in realtà già matura da mercoledì sera. Tempi di reazione da record, per parare il colpo della perdita improvvisa di un giocatore cardine, sul quale faceva affidamento, prima di scoprire dell’irrinunciabile offerta coreana. Considerando trattative, dettagli tecnici, accordo economico, ci ha messo davvero poco la Pompea a trovare una brillante soluzione al problema
.Di Happ alla Fortitudo si era già sentito parlare tempo fa, ma prenderlo in questo modo è stato un vero blitz di mercato. Contratto di un anno con opzione per il secondo, come era quello di Sims, rispetto al quale costa però parecchio di più, si stima attorno ai 300 mila dollari a stagione. Dopo Banks è un altro grande colpo, oltre che un impegno molto pesante, ma che evidentemente non spaventa il nuovo corso societario biancoblù.
Happ ha 24 anni e sarà solo alla seconda stagione da pro, è presto per dire se sia effettivamente avviato verso una carriera di alto livello europeo, ma forse è lui che ha visto qualcosa nella Pompea e nel suo allenatore. In pratica ha scelto di stare con Meo
Sacchetti, che l’ha preso l’anno scorso dopo un paio di mesi deludenti all’Olympiacos e ne ha fatto il miglior lungo del campionato italiano, e a gioco lungo potrebbe aprirgli prospettive da nazionale, vista la potenziale italianizzazione grazie a un bisnonno siciliano.
Nel novembre scorso, appena arrivato, Happ disse subito che a convincerlo a firmare per Cremona furono «il coach Sacchetti e Travis Diener. Il mio obiettivo comunque resta la Nba». Tre giorni dopo il suo sbarco, il 10 novembre, alla prima partita trovò proprio la Fortitudo, e la travolse: 19 punti con 8/12, più 7 rimbalzi e 2 stoppate, facendo a fette in attacco Sims e soprattutto Ed Daniel. Centro all’antica, rimbalzista e stoppatore (detiene il record ogni epoca di entrambe le specialità del suo college, Wisconsin), palla in mano Happ è pericoloso, ma solo nei pressi dal canestro: zero tentativi dall’arco in 14 partite, i suoi 18 punti (col 63% al tiro) di media se li è costruiti tutti dentro l’area, con eccellenti movimenti in post basso e uso del piede perno. Bianco di un paesino dell’Illinois che si chiama Milan, da cui in passato sono nati equivoci («Anni fa ad un camp gli altri ragazzi pensavano fossi italiano» ha raccontato), appassionato di scacchi, un padre che l’ha allenato al liceo, un fratello maggiore (Eric) che è stato giocatore di basso livello universitario, ha anche un cugino di primo grado (J.A. Happ) lanciatore veterano della Mlb, oggi ai New York Yankees.
Alla Fortitudo ora resta una sola casella da riempire, quella del cambio degli esterni. Dalla Germania rimbalza il nome di James Woodard, che ha fatto molto bene al Bayreuth, la squadra da cui proveniva Kassius Robertson di cui è stato in pratica il sostituto nel ruolo: profilo interessante ma costosetto.
” Rispetto a Sims costa molto di più con un contratto sui 300 mila euro ma è anche più forte ed è stata una risposta alla partenza di Henry