Corriere di Bologna

Soriano, calciatore «totale» Cuce il gioco e segna anche nelle giornate più buie

Ridotta la squalifica di un turno, il numero 21 mette la firma nel derby: purtroppo il suo prezioso sigillo non vale tre punti

- A.Mos.

In teoria non avrebbe dovuto esserci, in realtà c’è stato e ha inciso come non gli accadeva da tempo: l’uomo del giorno in salsa rossoblù è senza dubbio Roberto Soriano, autore del gol dello 0-2 che a lungo è parso molto più di un’assicurazi­one sulla vita salvo l’atroce blackout nel recupero che ha confermato — anche in una giornata di sofferenze relative — le fragilità difensive della squadra. Benedetti quei 5.000 euro di multa pagati dopo l’udienza alla Corte d’Appello Federale, che hanno tramutato le due giornate di squalifica dopo l’espulsione di Milano (per il «che scarso» all’indirizzo di Pairetto) in un solo turno di stop: con l’italotedes­co a gravitare tra le linee e a scambiarsi la posizione con i compagni di reparto la squadra di Mihajlovic in attacco fila che è un piacere.

Era mancato come l’aria a metà settimana contro il Sassuolo, è stato decisivo al Tardini: il sinistro a giro che al 16’ ha beffato Sepe nell’angolino alla destra del portiere gialloblù è anche il primo gol del trequartis­ta nel 2020. L’ultimo era arrivato a Lecce, lo scorso 22 dicembre, e più in generale una giocata decisiva (in quel caso due assist) mancava dall’1-3 di Ferrara sul campo della Spal, il 25 gennaio: a Parma è arrivato il gol stagionale numero quattro e a lungo ha fatto accarezzar­e i tre punti e l’ottava vittoria stagionale in trasferta. Cancellato tutto, con un colpo di spugna firmato prima da Jasmin Kurtic e poi da Roberto Inglese (due che tradiziona­lmente al Bologna segnano spesso e volentieri) per un 2-2 che ricalca molto il risultato dell’andata, quando al Dall’Ara fu una sassata di Dzemaili a stampare il pari rossoblù. Beffa e controbeff­a, ma se non altro da ieri il Bologna può contare su un Soriano in più in vista del rush finale: il gol può finire per sbloccare un giocatore che spesso, anche nelle giornate più grigie, ha cucito la manovra e che Mihajlovic ritiene fondamenta­le. Lo ha detto a più riprese e lo conferma il fatto che raramente gli concede minuti di riposo, anche nei vorticosi ritmi postpandem­ia: un giocatore totale, a suo modo, al punto che spesso si è detto di lui «se segnasse 8-10 gol a campionato non giocherebb­e nel Bologna». L’ex azzurro ne ha firmati due da gennaio a giugno 2019, con quello di ieri al Tardini è arrivato a sei in rossoblù e più in generale continua a dare qualità ad una manovra offensiva che deve continuare ad essere produttiva, dato che in difesa i gol continuano a piovere anche nelle giornate che paiono più serene.

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Lo stile Soriano si prepara al tiro

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