La candidata sindaco Cathy La Torre: odio social contro di me
L’aspirante sindaca
Un aumento esponenziale degli insulti ricevuti sui social e di pagine fake che, arrivano a «chiedere soldi e promettere premi» ai follower. Un’escalation, denuncia l’avvocato Cathy La Torre, iniziata «da quando ho annunciato la possibilità di candidarmi a sindaca di Bologna». La Torre è una storica attivista Lgbt e cofondatrice della campagna «Odiare ti costa».
Un aumento esponenziale degli insulti ricevuti sui social e di pagine fake che, arrivano a «chiedere soldi e promettere premi» ai follower. Un’escalation, denuncia l’avvocato Cathy La Torre, iniziata «da quando ho annunciato la possibilità di candidarmi a sindaca di Bologna». Da allora, lamenta la legale, storica attivista Lgbt e cofondatrice della campagna `Odiare ti costa´, «la quantità di odio, insulti, violenza che quotidianamente mi vengono riversati contro sui social è diventata mille volte piu’ imponente». Tra gli insulti censiti da La Torre ci sono espressioni come «zocc...», «str...», ´, «sparati» e poi altri legati al mondo Lgtb.. E come se questo non bastasse, tira dritto La Torre, «si sono moltiplicate le pagine fake che si spacciano per me, arrivando a chiedere soldi ai miei follower e a promettere premi». Una campagna d’odio la cui «misura ha sorpreso anche me», ammette La Torre, che pure si aspettava che «anche solo la voce di una mia possibile candidatura avrebbe scatenato gli istinti piu’ bestiali di tante persone represse e frustrate, gente che non accetta che possano esistere, figuriamoci far politica, lesbiche, omosessuali, trans e chiunque non rientri nei loro canoni». Attacchi che non sembrano intimidire l’aspirante prima cittadina, che assicura. «Quest’odio mi spinge con ancora maggiore forza a proseguire». Quanto alle false pagine social, per evitare che qualcuno possa cadere nel tranello «ogni mio profilo è verificato dalle piattaforme: accanto al nome c’è una spunta blu».