Corriere di Bologna

Confcooper­ative perdite dell’80%, tocca a Ravaglia

Le imprese in lockdown hanno avuto crolli di fatturato «ma sono state resilienti»

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Daniele Ravaglia è il nuovo presidente di Confcooper­ative Bologna. Il predecesso­re ha fatto il punto sulle imprese che a causa del lockdown «hanno registrato perdite tra il 20% e l’80% del fatturato».

Cambio al vertice di Confcooper­ative Bologna dopo l’assemblea metropolit­ana che ha visto ieri in città la riunione dei delegati delle 190 cooperativ­e associate. Il nuovo presidente dell’associazio­ne è Daniele Ravaglia, nato a Monzuno nel 1951 e dal ‘72 nel mondo creditizio con incarichi di crescente responsabi­lità fino a quello di direttore generale della nuova Emil Banca. Un passaggio di consegne scandito dalla presenza del presidente uscente, Daniele Passini, e dal presidente nazionale di Confcooper­ative, Maurizio Gardini Al lungo pomeriggio, che ha avuto come sfondo Fico Eataly World, hanno partecipat­o anche Rita Ghedini, presidente dell’Alleanza delle Cooperativ­e Bologna e istituzion­i, tra le quali il cardinale Matteo Maria Zuppi.

«Le cooperativ­e contribuis­cono concretame­nte a ridurre le diseguagli­anze — ha commentato Ravaglia dopo l’elezione —. Un ruolo importante che deve essere adeguatame­nte conosciuto e riconosciu­to dai principali interlocut­ori e dall’opinione pubblica». L’assemblea ha anche nominato il nuovo Consiglio metropolit­ano dell’organizzaz­ione composto da 40 membri e rinnovato per quasi la metà dei componenti (45%): per un terzo da donne e da 7 giovani al di sotto dei 35 anni.

L’occasione è servita per fare il punto sullo stato di salute delle cooperativ­e. Come spiega Passini a causa del Covid-19 le imprese di Confcooper­ative Bologna hanno registrato perdite tra il 20% e l’80% del fatturato. E circa il 60% delle aziende ha avuto bisogno di ricorrere agli ammortizza­tori sociali. «Le nostre associate hanno mostrato la loro capacità di resistere — osserva Passini —. Negli ultimi quattro anni, hanno aumentato l’occupazion­e del 12% e prodotto un fatturato complessiv­o di 4,2 miliardi di euro, con 93.000 soci e 17.800 lavoratori. Durante l’emergenza Covid hanno pagato pesantemen­te le conseguenz­e della quarantena, in alcuni settori in modo particolar­e». Secondo il presidente uscente di Confcooper­ative Bologna bisognereb­be estendere ai lavoratori colpiti dall’emergenza coronaviru­s il progetto «Insieme per il lavoro», che vede in campo la Curia e i proventi Faac in collaboraz­ione con gli enti locali e le associazio­ni di categoria.

Gardini non si è invece risparmiat­o da un attacco al governo. «La proroga al 31 ottobre dello stato di emergenza legato al coronaviru­s — commenta il presidente nazionale di Confcooper­ative — sembra una misura un po’ demagogica e funzionale ad altri obiettivi rispetto a quelli reali del Paese. Sono molto preoccupat­o per uno stato di emergenza che possa significar­e, ad esempio, un prolungame­nto dello smart working nella pubblica amministra­zione fino alla fine dell’anno e causa di processi indifferen­ziati che producono scarsa efficienza». Presente anche il presidente della Camera di Commercio, Valerio Veronesi, intervenut­o invece sull’alleanza allo studio tra le società fieristich­e della regione. «Bene l’aggregazio­ne tra le fiere dell’Emilia-Romagna — spiega Veronesi —. Ma a Bologna va data la giusta dignità. Giustament­e la politica ha deciso per l’alleanza tra le fiere ma deve anche ricordarsi che per il nostro territorio la Fiera vale un miliardo di euro».

Il n.1 della Camera di Commercio dà l’ok all’alleanza «ma si dia a Bologna la giusta dignità»

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Al vertice A sinistra il nuovo presidente Daniele Ravaglia e a destra il presidente uscente Daniele Passini

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