Nidi, sciopero delle educatrici «Centri estivi improvvisati»
Il corteo di Adi, Sg, Cobas bloccato a Palazzo d’Accursio dalla polizia
Hanno scioperato, come ampiamente annunciato, contro una «gestione improvvisata» delle attività estive nei nidi comunali per i bambini di 9-36 mesi, iniziate solo una settimana fa e ieri mattina già interrotte da parte del personale aderente alle sigle Adi, Sgb e Cobas che avevano tentato una conciliazione in Prefettura senza successo e, senza successo, avevano chiesto all’amministrazione di avere un incentivo per le tre settimane di luglio (dal 6 al 24) in cui lavorare seguendo il protocollo regionale post Covid, messo a punto dopo quattro mesi di chiusura dei servizi all’infanzia.
«L’amministrazione — hanno accusato ieri i lavoratori dei nidi comunali — sta facendo rischiare focolaio di contagio ai bambini, alle loro famiglie, al personale e ai propri familiari». Accuse pesanti a una gestione che solo da pochi giorni non è più della Ies, l’Istituzione educazione scuola che l’amministrazione ha deciso di sciogliere. Ed è dalla sede della ex Ies, in via Ca’ Selvatica, che ieri mattina educatori e collaboratori dei nidi comunali sono partiti in corteo per arrivare a Palazzo d’Accursio con l’intenzione di interrompere il consiglio comunale.
Nel mirino delle proteste delle tre sigle sindacali che hanno scelto la strada dello sciopero ieri mattina c’è stata ovviamente l’assessora alla Scuola Susanna Zaccaria e la tendenza, rimproveratale dai sindacati, di «delegare» ai tecnici comunali le scelte relative alle disposizioni di sicurezza e lavorative dei centri estivi. In particolare al direttore generale di Palazzo d’Accursio Valerio Montalto, a cui i manifestanti hanno dedicato cori e sfottò, per via dell’esclusione dei sindacati di base dalle trattative. I lavoratori hanno anche contestato l’utilizzo delle visiere che ostacolerebbero la normale attività educativa.
Arrivato fino al cortile di Palazzo d’Accursio, il corteo si è però dovuto fermare ai cancelli della scalinata che porta alla sala del consiglio comunale, ancora chiusa al pubblico per le restrizioni anti Covid: i manifestanti, circa un centinaio, hanno trovato il «muro» del cordone di polizia, mossa non gradita dagli educatori e dai collaboratori dei nidi. Con la mediazione del vicepresidente del consiglio comunale, Marco Piazza del M5S, e del consigliere del Pd Michele Campaniello, arrivati in Comune per partecipare alla seduta consigliare, si è quindi arrivati a un compromesso: incontrare i capigruppo, a cui i sindacati hanno potuto «dire cosa sta succedendo, anche se nessuno della giunta si è presentato», hanno raccontato i rappresentanti dei lavoratori.
Ora la preoccupazione dei sindacati è per settembre. «Il Comune — dicono Sgb e Adi durante la protesta — non ha ancora comunicato nè incontrato i sindacati su come i nidi e le scuole saranno aperti a settembre, quando i bambini saranno molti di più, sintomo di una politica miope sulla prospettiva futura dei nidi».