Corriere di Bologna

Piazze estive e cortili segreti Largo a visioni e concerti

Al via nella Bologna Metropolit­ana «B’Est Movie», «Borghi e frazioni in musica» e «Reno Road Jazz». Tra ensemble, solisti e capolavori del cinema

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Gli scenari c’erano già. Sono i tanti teatri a cielo aperto della Bologna Metropolit­ana da predisporr­e e ripensare per garantire sicurezza e tranquilli­tà da post lockdown. Piazze, larghi, corti, cortili e tutto quanto faccia incontro (ma non aggregazio­ne) sono i presuppost­i per la ripartenza di tre rassegne più che collaudate tra cinema e musica. I numeri, oltre alle parole, sono importanti, e ci dicono che le 27 proiezioni a partire da domani all’interno di «B’Est Movie – E uscimmo a riveder le stelle», realizzata in collaboraz­ione con la Fondazione Cineteca di Bologna, i 12 appuntamen­ti di «Borghi e Frazioni in Musica» nella direzione de L’Accento, per farci viaggiare dal Messico all’Irlanda fino all’Italia tra sonorità folk, soul, rock, blues, dal 17 luglio, e i 6 concerti di «Reno Road Jazz», con Sandro Comini direttore artistico (dal 28 luglio), sono un bel modo di ripartire.

Lo ha ribadito ieri anche l’assessore Matteo Lepore, in veste di presidente di Destinazio­ne turistica Bologna Metropolit­ana, sottolinea­ndo quanto un risultato non scontato e soprattutt­o impensabil­e fino a pochi mesi fa fosse importante «anche dal punto di vista dei cittadini che ritornano a frequentar­e i luoghi, e allora organizzar­e parchi, piazze, eccetera è stato un motivo in più perché la gente torni a sentirsi a proprio agio».

La Cineteca Comunale si è messa a disposizio­ne della comunità con «B’Est Movie», alla sua nona edizione (gratuita), offrendo, con Andrea Morini della Fondazione Cineteca, «una manifestaz­ione curiosa, dinamica, coraggiosa perché partendo da una situazione di difficoltà del pubblico si è puntato sul cinema di qualità». Più ricerca e meno mainstream, dunque. A partire da classici come La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini (il 24 a San Pietro in Casale) e un omaggio a Federico Fellini e Alberto Sordi nel loro

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Nella foto grande l’immagine simbolo del film «The Blues Brothers» di John Landis che quest’anno compie 40 anni, mito per diverse generazion­i Sopra la cantante Laura Luppi, interprete raffinata
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