Scuola, la Fiera accoglie le classi
Il padiglione 34 andrà in soccorso degli istituti superiori saturi
Dopo l’uscita delle linee guida e la decisione sul distanziamento di un metro degli alunni (seduti al banco), sotto le Due Torri nelle settimane scorse era partita la misurazione delle aule e la «caccia» a spazi aggiuntivi da parte delle scuole più sature, soprattutto le superiori. Saranno quelle ad avere a disposizione il padiglione 34 della Fiera per le classi in esubero rispetto alle norme anti-Covid.
Un accordo raggiunto ieri dalla Città metropolitana insieme a Regione, Fiera e Ufficio scolastico regionale che consentirà di poter contare su quasi 10.000 metri quadrati di spazi aggiuntivi, in sicurezza, a disposizione delle scuole con le maggiori criticità. Alcune domande di spazi erano già arrivate nei giorni scorsi al delegato della Scuola di Palazzo Malvezzi, Daniele Ruscigno, da parte degli istituti con più criticità come il Minghetti, il Pier Crescenzi-Pacinotti-Sirani, il Majorana, il Salvemini e il Da Vinci a Casalecchio. Ma adesso le scuole dovranno fare bene i conti e formalizzare la richiesta entro lunedì, se vorranno andare in Fiera.
Il padiglione sarà a disposizione della Città metropolitana fino al 31 dicembre, con eventuale estensione fino a giugno. La zona, il cui accesso è di fronte alla sede dell’Assemblea legislativa, è già servita dai mezzi pubblici che però dovranno essere potenziati.
Ieri Ruscigno ha incontrato i presidi per raccogliere le prime richieste che sono arrivate proprio dal liceo Minghetti, dal Pier Crescenzi-PacinottiSirani e dal Cpia, il Centro per l’istruzione adulti. «Il padiglione “Scuola in Fiera” — spiega — sarà allestito in agosto con aule molto ampie, laboratori e dotazioni tecnologiche necessarie allo svolgimento dell’intero percorso didattico in presenza». «Stiamo lavorando con tutto il territorio — ha detto anche l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni — : garantire a settembre il rientro in classe è una priorità assoluta».
Plaudono Cgil, Cisl e Uil. «È un primo passo concreto verso la riapertura, ci aspettiamo che i Comuni dell’area metropolitana mettano a disposizione delle scuole del primo ciclo gli spazi per ripartire in sicurezza». Ma restano altri nodi: «I trasporti e l’aumento di personale docente, ausiliario, tecnico e amministrativo che il ministero dovrà fornire».