Portici, tavolo Comune-privati per la manutenzione
Orioli: «Può essere un percorso che rafforza la candidatura Unesco»
Un tavolo tra Comune, proprietari e altri soggetti coinvolti nella manutenzione dei portici. È questa l’ipotesi a cui si sta lavorando, secondo le dichiarazioni della vicesindaca Valentina Orioli, con delega al progetto di candidatura dei portici a patrimonio Unesco, dopo che una recente sentenza del Tribunale di Bologna ha attribuito al Comune la responsabilità della manutenzione.
È stata Confabitare a proporre ieri in commissione «un tavolo che preveda la presenza di Comune, associazioni dei proprietari e amministratori proprio per definire questo tema», dichiara il presidente Alberto Zanni. «Noi non vogliamo tirarci indietro rispetto ai nostri compiti e doveri — aggiunge —, però ci vuole chiarezza perché è da anni che l’argomento viene assolutamente rimpallato dalla pubblica amministrazione ai proprietari e viceversa». Fermi restando i «rispettivi obblighi giuridici», anche Giovanni Govi di Ape-Confedilizia accoglie «con favore» l’ipotesi del tavolo che «individui delle strategie condivise e anche degli aiuti e incentivi economici».
Il decreto di archiviazione è «da interpretare», avverte Orioli, ma in ogni caso questa è «un’occasione importante per avviare un confronto e mettere ordine in una materia complessa ma anche vitale per questa città». Sarà un confronto «complicato e non breve, però al di là dell’aspetto giuridico — continua la vicesindaca — un buon metodo di lavoro può essere sicuramente quello del tavolo che è stato suggerito, cioè un confronto di tipo collaborativo tra tutti i soggetti in campo». Può essere questo «un percorso che rafforza la candidatura Unesco e si pone completamente all’interno del suo spirito», aggiunge l’assessora, perché «fra le attività della Cabina di regia e del Piano di gestione potrebbe sicuramente collocarsi un tavolo che abbia il compito di fare chiarezza e approfondire questo tema e magari mettere a sistema azioni, interventi e accordi che possano contribuire a rendere più lineare il tema della manutenzione». Può essere un elemento «che dà sostegno e maggiore credibilità al percorso di candidatura, nel senso che lo rende ancora più forte». La gestione dei siti «è molto importante, l’Unesco stessa dice che dev’essere una preoccupazione costante nel tempo — ricorda Orioli — e che si deve lavorare a piani continuamente migliorabili». Orioli, inoltre, invita le associazioni dei proprietari ad aderire al comitato di sostegno alla candidatura, ma senza dimenticare che «stiamo parlando di uno spazio che è un bene comune», quindi serve la collaborazione di tutti: su manutenzione e decoro dei portici «occorre continuare a sollecitare la massima partecipazione».