Ex Breda, 50 nuove assunzioni E 70 bus (anche all’idrogeno)
L’ad: «Bologna, al centro della Motor Valley, potenziale incubatore del settore»
Industria Italiana Autobus punta su Bologna e, messe in archivio le cattive acque in cui navigava solo un anno fa quando rischiava il fallimento, comincia ad assaporare quel grande progetto del polo per la produzione degli autobus di nuova generazione da sempre sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna. E con alle spalle i suoi 100 anni di storia e in un contesto fatto finalmente di stipendi regolari, più autobus prodotti in Italia e relazioni industriali serene, annuncia 100 nuove assunzioni in arrivo, di cui la metà proprio nello stabilimento ex Bredamenarinibus di via San Donato dove intanto sono già arrivati dieci nuovi giovani progettisti.
A dare il segno di una svolta che ha già il sapore della rinascita sono i numeri: dai 234 mezzi prodotti nel 2018 si è passati a 535 nel 2019 mentre si prevede di arrivare a quota 600 nell’anno in corso. In particolare, il sito bolognese tornerebbe ad essere centrale: dai 27-28 autobus prodotti nel 2019 si arriverà a 70 nel 2020. L’innovazione e lo sviluppo di nuovi mezzi, come gli autobus a metano, elettrici e a idrogeno, saranno le parole d’ordine.
Il punto sull’avanzamento del piano industriale è stato fatto in video conferenza fra l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, l’amministratore delegato Giovanni De Filippis e i rappresentanti sindacali che proprio stamattina si riuniranno in assemblea con i 153 operai che continuano ad evidenziare numerose criticità, soprattutto in termini di sicurezza, nello stabilimento. «Guardiamo con favore alle tecnologie che abbiano un tratto di innovazione e siano in grado di creare lavoro — sottolinea Colla —: molto importanti per noi sono gli investimenti sull’elettrico e l’idrogeno, proprio perché stiamo pensando ad una grande operazione che ci consenta di creare una nuova filiera sull’elettrico».
Colla plaude anche all’intenzione dell’azienda di «tenere la ricerca vicino alla produzione» e assicura che la Regione «è disponibile a fare un’operazione di partnership istituzionale per andare a posizionare un accordo di sviluppo e velocizzare gli investimenti, sostenendo il progetto nel rapporto con le istituzioni nazionali».
Fra i mezzi da produrre sotto le Due Torri (e non in Turchia) ci saranno anche gli autobus a idrogeno e Lng a metano liquido, già in fase di realizzazione mentre un primo prototipo di autobus elettrico dovrebbe essere presentato al prossimo Salone di Bruxelles che si terrà nel 2021. «Bologna, essendo al centro della Motor Valley –— aggiunge l’ad di Industria Italiana Autobus De Filippis —, potrebbe diventare un incubatore fondamentale per il settore».
Lo scorso marzo, tra l’altro, viale Aldo Moro aveva già finanziato attraverso la Legge 14 sull’attrattività un progetto per lo sviluppo a livello prototipale di una gamma di autobus ecologici full Electric e Hybrid, con un contributo regionale di 1 milione e 164 mila euro a fronte di un piano di investimenti di oltre 3,4 milioni e l’assunzione di 20 lavoratori di cui sei laureati.
L’assessore Colla
«Sono investimenti molto importanti pensando a una filiera dell’elettrico»