Corriere di Bologna

Musa l’inarrestab­ile

Segna subito il Napoli, poi solo Bologna: due gol annullati per fuorigioco, sale in cattedra Barrow che domina la ripresa. Rossoblù vicinissim­i al 2-1, palo di Danilo

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Bologna rialza la testa e impatta col Napoli sfoderando un finale in crescendo a tratti entusiasma­nte. L’1-1, con reti di Manolas in apertura e del solito Barrow, all’ottavo centro in 14 partite, va stretto ai rossoblù. Superbi Soriano e Dominguez, mezzo centrocamp­o. Pesano i due gol annullati per fuorigioco (centimetri) e il palo nel finale del Bologna, che meritava di più. C’è solo il record negativo di 28 match con rete a sporcare la giornata: subita (superati i 27 del Livorno nel 2014). Mihajlovic dà un’altra chance a Skov Olsen, lascia a riposo Dijks, c’è Krejci. Palacio davanti, Barrow esterno. Gattuso butta dentro le seconde linee. In panchina l’undici più forte: Martens, Insigne e Callejon, Koulibaly, Ruiz, Allan.

Clima ideale per giocare, i primi tre tocchi di Skov fanno ben sperare, ma saranno gli unici fino alla ripresa. Sarà il Napoli a fare subito la partita col Bologna che gira a vuoto. Immediato il vantaggio dopo 7’ con Manolas che sovrasta Tomiyasu sul corner di Politano, immobile Skorupski. L’inerzia potrebbe cambiare se Mbaye non fosse in fuorigioco (di poco) quando di testa trafigge Meret su bel cross di Dominguez. La reazione finisce lì anche perché le linee di Gattuso sono strettissi­me, non si passa. Mancano gli spunti individual­i in difficoltà Palacio fra Manolas e Maksimovic. Partita lenta e bruttina, ma in mano a Gattuso che urla e guida i suoi. Ammutolito Sinisa, ma anche un po’ innervosit­o con tanto di calcio a una bottigliet­ta schivata con grande prontezza da un operatore del 118. Pericoli pochi pochissimi, salva Mbaye al 37’ su percussion­e napoletana, poi solo tiri telefonati­ssimi verso Skorupski o al cielo come quello di Skov al 41’.

Il danese, messo sotto pressione da Sinisa, illumina per un istante a inizio ripresa con un colpo di tacco in area a smarcare Barrow, subito al tiro deviato provvidenz­ialmente da Manolas. Una scintilla. Il Bologna ora è più presente, ha preso metri e fiducia. Napoli sempre vivo però, con Lozano al tiro. Dopo un’ora entrano i tre tenori di Gattuso, ma è il Bologna più pericoloso.La strigliata di Sinisa nell’intervallo deve aver fatto effetto. Dialogano Barrow e Dominguez, tiro al volo fuori di poco.

E poi ancora una rete annullata per un offside millimetri­co su Palacio, servito magistralm­ente da Soriano, in crescita. Ci prova Orsolini, entrato con Dijks (e poi Poli, Baldursson e Denswil), ma è impreciso. Il Napoli cerca di gestire e ripartire, ma sono lampi senza pioggia.

Giustament­e arriva il pareggio poco dopo e chi segna? Musa Barrow. Perfetto il suo diagonale nell’angolino su servizio sontuoso di Soriano. Il bello del calcio è tutto qui. E nel seguito, incredibil­e con

Palacio che solo davanti a Meret si divora il vantaggio (zampino sempre di Soriano), con Barrow che cerca il nono gol ma spara alto e poi il legno pazzesco colpito da Danilo con una fucilata da 30 metri nell’assedio finale dei rossoblù. Brivido finale con Insigne che sparacchia a a lato. Pareggio giusto, anzi forse avaro con i rossoblù, applausi per tutti. Il Bologna fatica e soffre un po’ ma alla distanza tira fuori cuore e carattere.

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