Corriere di Bologna

«Prima che tu venga al mondo» Gramellini a Milano Marittima

La presentazi­one all’Arena Stadio dei Pini

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Cosa provoca in un padre cinquanten­ne l’arrivo di un figlio? Lui ha sempre rimandato l’appuntamen­to con la paternità, forse a causa del rapporto con il padre, un uomo della vecchia generazion­e, autoritari­o e pieno di attese, forse per non perdere la libertà. All’improvviso si ritrova a fare i conti con il nuovo arrivo: e se è Massimo Gramellini, firma del Corriere della Sera, autore e conduttore di una fortunata trasmissio­ne televisiva, lo fa lasciando spesso le strade principali del problema per percorrere tutti i viottoli labirintic­i che se ne dipartono. Ne esce un libro come Prima che tu venga al mondo (Solferino editore), scandito in nove capitoli, come i mesi dell’attesa, concluso (temporanea­mente) da un baule da aprire nel 2033 che consegna al figlio, contenente tutte le sue passioni, dal Torino che batte la Juve ai Pink Floyd, al cavallo degli scacchi capace di scartare con mosse impreviste, alla poesia «If» di Rudyard Kipling, al coraggio. Presenta il volume stasera con uno spettacolo in cui è accompagna­to dal pianoforte di Virginia Guastella, all’Arena Stadio dei Pini di Milano Marittima, città che ama, dove ha trascorso varie estati. Confessava Gramellini: «Sono molto orgoglioso di quel sangue romagnolo che ho nelle vene. La mia parte passionale, la mia tendenza ad arrabbiarm­i di colpo e alternare lunghi silenzi a chiacchier­ate interminab­ili: sono tutte cose che ho imparato da piccolo, durante le mie estati a Milano Marittima con i parenti». E l’anno scorso lodava la città balneare in un corsivo per la capacità di riorganizz­arsi perfettame­nte dopo essere stata travolta da una tromba d’aria. Lo spettacolo, alle 21.30, chiude la serie dei «trebbi in musica», serate di racconti e suoni di Ravenna Festival a Cervia-Milano Marittima. (Ma. Ma.)

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