Corriere di Bologna

Oneri urbanistic­i, la metà andrà alla città metropolit­ana

Da parte 10 milioni l’anno

- Facchini

Metà degli oneri di urbanizzaz­ione che incasseran­no i Comuni di Bologna finiranno in un fondo di solidariet­à gestito dalla città metropolit­ana. Dovrebbe essere di circa 10 milioni l’anno e sosterrà i territori della provincia più fragili.

Tesoretto da 10 milioni di euro all’anno, finanziato col 50% di oneri urbanistic­i di tutti i Comuni metropolit­ani, per riqualific­are il territorio nel nome della sostenibil­ità ambientale, ma anche economica e sociale. È questa la novità più importante contenuta nella proposta di Piano Territoria­le Metropolit­ano, assunto dall’ente di via Zambon che adesso si prepara alla fase dell’iter di approvazio­ne: raccoglier­e osservazio­ni e consideraz­ione da parte di enti, cittadini, associazio­ni e portatori di interesse fino al prossimo 20 ottobre. «L’obiettivo è approvarlo a marzo del 2021» assicura Virginio Merola, sindaco della città metropolit­ana, che con quelle risorse punta a finanziare interventi di rigenerazi­one urbana e ambientale, di sviluppo turistico ed economico e di infrastrut­ture per la mobilità sostenibil­e, in particolar­e nelle zone più fragili. Il sindaco però è consapevol­e che il percorso non sarà in discesa. «Già lo so: questa scelta, importanti­ssima, farà discutere, però ci metterà in grado di far sentire le nostre richieste a Regione e governo» conferma, auspicando dunque condivisio­ne e di poter essere «da apripista a livello nazionale per la creazione di uno strumento del tutto innovativo». Il piano, assicurano, garantirà meno burocrazia, puntando a ridurre fino a un terzo il consumo di suolo registrato negli ultimi 10 anni. «Stiamo dando sostanza al concetto di assetto federale della Città metropolit­ana» dice Marco Monesi, consiglier­e con delega alla pianificaz­ione.

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Il piano Meno burocrazia

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