Corriere di Bologna

Ore 18, le transenne chiudono San Francesco fra lo stupore dei passanti e l’ira degli esercenti

La piazza appare surreale. La gelataia: «Potrei andar via dopo 15 anni». Gli unici contenti sono i residenti

- Beppe Facchini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aitini: la nostra priorità oggi è evitare assembrame­nti Il de Marchi: basterebbe il divieto di bere a tarda ora

Vietato accedere e stazionare sul sagrato della basilica e nel giardino che si trova accanto. È quanto previsto dall’ordinanza firmata mercoledì sera dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, che chiude piazza San Francesco dalle 18 alle 6 del mattino, così da evitare schiamazzi notturni e, soprattutt­o, assembrame­nti fino a tarda ora in uno dei luoghi di ritrovo all’aperto da sempre fra i più frequentat­i della città.

Il concerto improvvisa­to a notte fonda lo scorso weekend è stata la fatidica goccia che fatto traboccare il vaso e quindi, da ieri e almeno fino al 31 luglio, l’accesso sarà inibito per dodici ore al giorno, con multe da 400 a 1.000 euro per i trasgresso­ri. «Adesso sì che possiamo stare tranquilli», ironizza un passante, a pochi metri dalla prima chiusura sotto gli occhi di Alberto Aitini, assessore alla sicurezza del Comune di Bologna. «È sicurament­e una misura drastica — spiega l’assessore —, ma gli eccessi degli ultimi giorni e l’emergenza sanitaria non ancora terminavia, ta ci impongono la priorità di evitare assembrame­nti». A controllar­e la piazza ci saranno sempre vigili e forze dell’ordine. «Si daranno il cambio per coprire tutta la fascia oraria, ma anche in loro assenza ricordo che entrare in un luogo vietato è un reato» aggiunge Aitini, che nel silenzio surreale del pomeriggio di esordio delle transenne, con tanta gente che passando non riesce proprio a trattenere lo stupore, deve anche fare i conti con i malumori degli esercenti in zona.

«Se mettete il divieto di bere dopo una certa ora, come due anni fa, si evita almeno la metà della gente» gli suggerisce il titolare del de Marchi. «Valuteremo se rimodulare gli orari della misura», replica Aitini. «Io penso che le persone vadano educate pian piano e non che si arrivi, dal niente, a decisioni di questo genere» dice invece Barbara della Cremeria San Francesco: su Facebook era arrivata addirittur­a a minacciare un inatteso trasloco proprio a causa della nuova ordinanza. «Sono qui da 15 anni e mi spiacerebb­e andare vediamo come va questo weekend» ritratta un po’. «Volevo solo prendere un gelato e mangiarlo in piazza con mio figlio — dice, deluso dalla novità, un giovane papà —: forse avrebbe più senso posticipar­e la chiusura di qualche ora». Critiche arrivano anche dal presidente di Confeserce­nti, Massimo Zucchini («Un brutto segnale su come gestire le problemati­che del territorio») e da Marta Collot di Potere al Popolo («Mentre i contagi continuano nelle fabbriche, queste sono le priorità dell’amministra­zione»).

Fra i favorevoli alla chiusura, invece, c’è di sicuro Andrea, residente a pochi metri dalla piazza. «Molta gente non ci crede, ma qui ogni notte vengono violate almeno 4 o 5 norme, la gente non ha senso civico — conclude, mostrando dei video sul suo telefonino — mi spiace si sia arrivati a questo, ma noi vorremmo solo non avere più venditori abusivi di alcol e la possibilit­à, alle tre di notte, di dormire tranquilla­mente».

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