Progressione, stop, di destro, di sinistro Non lo prendi mai ecco come segna
una rapidità impressionante: un gol simile a quello segnato (più centralmente) a Benevento nell’aprile 2018.
Sull’1-1 Barrow riceve palla da Denswil e ancora una volta mostra la sua facilità di calcio, oltre all’uso di entrambi i piedi: riceve all’altezza del gomito sinistro dell’area di rigore, controlla con il sinistro, se la porta sul destro, due leggeri tocchi di esterno per fare il movimento ad accentrarsi e poi il gambiano calcia a rientrare con il destro verso il secondo palo, sfoderando una conclusione che grazie ad una deviazione di Santon diventa imparabile, insaccandosi nel sette alla sinistra di Pau Lopez.
Svanberg nella propria trequarti sventaglia sulla sinistra e Barrow ha un’autostrada, dimostrando cosa sa fare in campo aperto: controllo in corsa con il sinistro all’altezza di metà campo, solita conduzione di palla a due piedi, poi entrando in area dopo ripetuti tocchi di destro finge di portarsi palla sul sinistro per calciare. Mancini abbocca e va al bar, perché il gambiano rientra col mancino verso il centro dell’area e apre il piattone destro sul palo lontano per l’1-3, beffando sia Smalling sia Pau Lopez.
Dal dischetto Barrow apre il piatto destro e mette il pallone abbastanza angolato dove Audero non può arrivare: una realizzazione che gli dà fiducia anche sui rigori, dato che l’ultimo penalty era un missile di destro che picchiò contro la traversa, a Szczesny spiazzato, in Atalanta-Juventus.
Sull’appoggio di Soriano, Barrow riceve palla spalle alla porta, in posizione centrale, oltre i venticinque metri: controllo di piatto destro, sente l’arrivo di Rog alle spalle e con l’esterno destro prima tocca il pallone e poi lo allarga eludendo l’intervento del croato. A quel punto il gambiano attacca la porta, inserendo le marce alte: punta la difesa dei sardi portando avanti il pallone con una serie di tocchi vellutati con il destro (palla sempre incollata al piede) poi prova l’imbucata per Palacio: il rimbalzo sui difensori sardi gli regala un’occasione e il gambiano, in corsa e quasi in controtempo, addomestica il pallone con il piatto destro portandoselo nella posizione perfetta per calciare di sinistro, bucando Cragno di potenza sul primo palo.
Forse è il meno lavorato tra i suoi gol su azione, ma dimostra prontezza: sul cross di Tomiyasu da destra la difesa respinge e il pallone arriva a Barrow ai tredici metri, ancora una volta il gambiano è bravo ad addomesticarlo (in questo caso con l’amico esterno destro, che usa tantissimo) e poi calcia di potenza col collo del piede destro vanificando l’intervento di Muldur sulla linea.
Contropiede corale e imbucata al bacio di Dominguez, ma sull’1-2 in casa Inter c’è anche una pensata da attaccante freddissimo: la palla del «Principe» rimbalza con i giri giusti, con un effetto che va verso l’esterno e Barrow ha l’istinto di colpirla mentre scende, con il rischio di mandarla alta. Il gambiano invece attende un nuovo rimbalzo del pallone e calcia di controbalzo col mancino, tirando secco e rasoterra con il piattone e rubando il tempo dell’intervento ad Handanovic.