Borgo Mameli
Cibo «a chilometro certo», musica, mostre e performance teatrali La nuova vita dell’ex caserma in San Felice Oggi l’inaugurazione
Era un’ex birreria di una caserma dell’Ottocento, oggi si candida a diventare il luogo dell’estate 2020 e col tempo potrebbe trasformarsi in un punto di riferimento per le serate dedicate al buon vivere bolognese. A deciderlo sarà come sempre il pubblico e lo farà a partire da oggi.
Inaugura questa sera Borgo Mameli, a piazza di Porta San Felice 3, uno spazio aperto sette giorni su sette dalle 18 alle 2 di notte, nato dal recupero di un borgo, appunto, che si apre alla città ospitando nel suo cortile di 350 metri quadrati diversi tavoli e una clientela interessata al convivio e a un programma culturale ricco che per quest’estate prevede reading, micro-concerti, mostre, incontri e performance teatrali. «Sarà anche un luogo di cultura e aggregazione», assicurano infatti i ragazzi di Peacocklab che hanno realizzato il progetto con la proprietà dei muri (i soci Renato Lideo, Maurizio Cecconi, George Aquila e Giacomo Berti Arnoaldi Veli) e la collaborazione del Comune di Bologna, Confcommercio e Goodland.
Dopo questa apertura temporanea che terminerà con la fine di ottobre, con il tempo Borgo Mameli si trasformerà in uno spazio polifunzionale con attività legate sempre alla cultura, alla ristorazione e alla somministrazione, ma anche alla vendita di prodotti del territorio e al turismo sostenibile. Al primo piano si progetta una struttura ricettiva, al piano terra verranno ospitati cibo, bevande e arte.
Fino ad ottobre si godrà di un cortile delizioso, dove sotto un enorme olmo siberiano si mescolano stili diversi accomunati dal colore e dal buon gusto. I container che hanno caratterizzato il Guasto Vintage tornano anche a porta San Felice, mescolandosi con arredi di ghisa, orti verticali, pareti colorate e stanze con cieli solo di stelle.
La cultura bussa alla porta anche della cucina di Borgo Mameli. L’idea è quella di «uno spazio di divulgazione alimentare», annunciano. Le proposte abbracciano sostenibilità, «chilometro certo» e biologico. Tra i fornitori del borgo si segnalano Goodland e Local to You. Per dissetarsi c’è Ghisa. Mentre i punti di ristorazione del Borgo sono tre. La carne della Macelleria Zivieri, pesce fresco e verdure bio provenienti da agricoltori del territorio sono infiammati e serviti da Fuoco Vivo. La tradizione bolognese domina il menu di Convivio, con primi piatti del territorio rivisitati in chiave estiva. Non mancheranno le pizze a Borgo Mameli e saranno firmate da Ranzani 13.
Poi, la cultura. Il programma aggiornato è reperibile su www. borgomameli.it e spazia dai format teatrali a cura di NarrandoBO, alla «Diretta sul cortile”» format interattivo ideato dallo scrittore Massimo Vitali. Jazz e contaminazioni andranno in scena il sabato grazie a musicisti che suoneranno dalle finestre per quella che gli organizzatori definiscono una «serenata al contrario».
La domenica sarà il turno della Sunday League, rassegna di djset intimi e lo-fi a cura di Peacocklab. Talk a tema food e agricoltura sostenibile con i produttori di Goodland sono già in programma per settembre. Il menu è servito, «l’obiettivo — confida Berti Arnoaldi Veli — è di restituire alla città questo luogo, portando un linguaggio diverso e un immaginario nuovo a Bologna, ponendo le basi di un progetto di medio-lungo periodo».