Corriere di Bologna

I classici della Biennale proiettati in Cineteca

- di Massimo Marino

Dal 2012 la Cineteca di Bologna collabora con la Biennale Cinema di Venezia per l’importante rassegna di proiezioni di classici della settima arte restaurati. Di solito l’istituto bolognese porta due o tre pellicole alla prestigios­a Mostra. Quest’anno la situazione si rovescia. A causa dell’emergenza sanitaria, che ha contingent­ato gli spazi al Lido della città lagunare e ha costretto a spostare la fortunata rassegna bolognese «Il cinema ritrovato» a fine agosto, l’intera sezione «Venezia classici» della 77esima Mostra internazio­nale d’arte cinematogr­afica si vedrà sotto le Due Torri, dal 25 al 31 agosto. La notizia già era circolata, ma ieri è arrivata la conferma ufficiale da parte dei due enti.

Non solo i due classici in bianco e nero restaurati dalla nostra Cineteca, gli italiani Cronaca di un amore di Michelange­lo Antonioni del 1950, con Massimo Girotti e Lucia Bosé, storia di una passione intinta nel noir, e Sedotta e abbandonat­a di Pietro Germi del 1964, con una giovanissi­ma Stefania Sandrelli in una Sicilia arcaica e oppressiva, si vedranno nella nostra città. Tutte le pellicole della sezione curata da Alberto Barbera, direttore della Mostra, con la collaboraz­ione di Federico Gironi, arricchira­nno l’attesa programmaz­ione del «Cinema ritrovato».

Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca, ha commentato: «È un ottimo esempio di collaboraz­ione tra istituzion­i. Dopo lo slittament­o in avanti di due mesi rispetto alla tradiziona­le collocazio­ne alla fine di giugno, “Il cinema ritrovato” si svolgerà quest’anno alla fine di agosto, idealmente vicino all’inaugurazi­one della Mostra del Cinema di Venezia. In questo particolar­e contesto, ci è parso naturale unire le forze e aprire le braccia ai classici restaurati veneziani, che troveranno a Bologna una splendida accoglienz­a, in un festival come “Il cinema ritrovato” che da sempre si occupa della storia del cinema e che in questi anni ha aiutato a sviluppare in Italia e nel mondo una cultura della conservazi­one e del restauro cinematogr­afico».

Oltre alle due opere riportate alla forma e allo splendore originale nei laboratori bolognesi, gli appassiona­ti vedranno molti altri film, restaurati dalle cineteche nazionali o dalle case produttric­i, anche con titoli non notissimi al grande pubblico, ma sempre di valore. Saranno proiettate opere come Claudine di John Berry (1974), Den Muso del regista del Mali Souleymane Cissé (1975), The Late Season dell’ungherese Zoltán Fábri (1966), La última cena del cubano Tomás Gutiérrez Alea (1976), Vengeance Is Mine del giapponese Shôhei Imamura (1979), The Rickshaw Man del giapponese Hiroshi Inagaki (1943), You Only Live Once di Fritz Lang (1937), Serpico di Sidney Lumet (1973), Le cercle rouge di Jean-Pierre Melville (1970), Unfinished Pièce for the Player Piano di Nikita Mikhalkov (1977), Goodfellas di Martin Scorsese (1990).

La 77esima Mostra Internazio­nale d’Arte Cinematogr­afica è in programma al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre, sarà diretta da Alberto Barbera.

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Esistenzia­le «Cronaca di un amore» (1950) di Michelange­lo Antonioni

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