Corriere di Bologna

Incidente sul lavoro, cade dal tetto e muore un artigiano di 57 anni

A Bologna interventi in 35 plessi: saranno permanenti. Nessuna modifica agli spazi di nidi e materne

- Muleo

Stava lavorando sul tetto di una concession­aria di auto a Rioveggio quando un improvviso cedimento lo ha fatto cadere per 10 metri. L’incidente è costato la vita a un artigiano di 57 anni, Silvano Stefanelli, di Grizzana Morandi. L’uomo era socio dell’azienda edile che stava eseguendo alcuni lavori nella rivendita di auto. All’arrivo dei soccorrito­ri il 57enne era già morto.

” Ruscigno Si è raggiunto l’obiettivo di garantire al massimo la didattica in presenza

Per riaprire le scuole in sicurezza dopo l’estate serviranno 33 interventi di edilizia leggera e 2 minimali. In 47 plessi, invece, non sarà necessario alcun intervento, quindi oltre la metà delle 82 strutture scolastich­e bolognesi (al netto di nidi e materne che registrano problemi di spazi) potrà ricomincia­re a ospitare alunni, docenti e lezioni dal 14 settembre senza bisogno di lavori per rispettare i protocolli anti Covid. È questo l’esito del censimento delle scuole bolognesi, comunicato ieri in commission­e Istruzione a Palazzo D’Accursio.

Con 1,97 metri quadrati a bambino per mantenere le distanze e limitare i rischi di contagio è stato necessario mettere in preventivo un aumento degli spazi del 10%. Che significa dover prevedere 94 aule in aggiunta, mentre le esistenti saranno allargate utilizzand­o disimpegni e refettori. Previsti spazi Covid in cui ospitare i bambini in caso di febbre. «Si è raggiunto l’obiettivo di garantire massimamen­te la didattica in presenza», dice il consiglier­e delegato della Città metropolit­ana, Daniele Ruscigno. «Ora restano i temi del personale e dei trasporti da potenziare». Soddisfatt­a l’assessore comunale Virginia Gieri, convinta che comunque «alcuni problemi ci saranno, ma siamo pronti. Servirà pazienza e un patto fra insegnanti, genitori e ragazzi », Mentre il collega Alberto Aitini guarda avanti: «Il lavoro da fare è ancora moltissimo ma abbiamo dipendenti che hanno spostato le ferie, un bel segnale».

Si tratterà di «interventi struttural­i», ha precisato Simone Stella dei servizi di manutenzio­ne del Comune, che garantiran­no maggiore vivibilità anche quando l’emergenza Covid sarà terminata. Su 63 mense, 12 saranno riorganizz­ate in 43 aule e in questi casi gli studenti mangeranno in classe. La palestra delle Fortuzzi sarà l’unica impiegata per trasformar­si in due aule. Lavori che saranno effettuati dal Comune attraverso il contratto global edilizia ad agosto. Anche se, come ha spiegato l’assessore alla Scuola Susanna Zaccaria sostenendo che la situazione degli istituti bolognesi non desta preoccupaz­ione, «alcuni lavori sono già iniziati». Nessun allarme per le superiori. Ruscigno ha ribadito l’imminente partenza dei lavori in Fiera al padiglione 34, per il quale ci sono «richieste dal Pacinotti-Crescenzi-Sirani e dal Minghetti». Una ventina gli istituti interessat­i da interventi leggeri, come aule piccole che verranno unite, riqualific­azione di bagni e previsione di nuovi ingressi. Interessat­i soprattutt­o i plessi bolognesi, mentre in provincia «pochissimi problemi di spazi».

In tutto verranno stanziati dalla Città metropolit­ana 2,2 milioni di euro. Per nidi e materne, che non hanno indicazion­i di distanziam­ento «il problema spazi non c’è», ha detto Pompilia Pepe, capo dell’area Educazione del Comune. Resteranno con tutta probabilit­à gli attuali gruppi di 21 bambini. Tra i «punti critici», invece, la «mancanza di previsioni sui dormitori». E sugli organici da rafforzare, in attesa di linee guida sull’organizzaz­ione da parte della Regione.

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Il 14 settembre la riapertura delle scuole

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