Il sogno di far partire il Tour dall’Emilia
All’incontro oltre al governatore anche il sindaco di Firenze
Nel prossimo futuro il Tour de France potrebbe davvero partire dall’Italia, in particolare dall’Emilia-Romagna (e da Firenze). Quello che sembrava poco più di un sogno affascinante potrebbe diventare realtà entro pochissimi anni e ieri a Bologna è stato compiuto un significativo passo avanti nello sviluppo di questo progetto.
Si sono infatti incontrati nella sede della Regione Emilia-Romagna il governatore Stefano Bonaccini, il sindaco fiorentino Andrea Nardella e il direttore della famigerata corsa francese, Christian Prudhomme. Era presente alla riunione anche il commissario tecnico delle Nazionali italiane di ciclismo Davide Cassani, in qualità di presidente dell’Apt dell’Emilia-Romagna.
Dalla prima edizione datata 1903, non è mai accaduto che la Grande Boucle abbia preso il via nel nostro Paese, anche se nel recente passato sono stati compiuti alcuni tentativi: l’ultimo in ordine cronologico è stato quello del Veneto nel 2014. Stavolta però potrebbe davvero essere arrivato il momento di una svolta storica per l’ultracentenaria corsa a tappe francese.
La presenza di Prudhomme è infatti un segnale inequivocabile dell’interesse dell’organizzazione per questi territori che negli ultimi anni stanno investendo ingenti risorse nel ciclismo e che in passato hanno regalato al Tour de France alcuni memorabili protagonisti come Marco Pantani, Gino Bartali e Gastone Nencini. Ufficiosamente sarebbe stato delineato anche un orizzonte temporale preciso: nel mirino ci sono le edizioni del 2023 e del 2024 della mitica corsa a tappe transalpina.
Il presidente Bonaccini su Facebook non ha nascosto il suo entusiasmo per questa iniziativa, scrivendo: «Continuiamo a lavorare al sogno, perché convinti che possa diventare realtà nei prossimi anni». I rappresentanti delle istituzioni locali hanno confermato la ferma volontà di realizzare un progetto sempre più avanzato, un vero e proprio evento storico che punti sulla forza del Made in Italy coinvolgendo realtà territoriali che rappresentano l’eccellenza nazionale in molteplici ambiti. Dalla cultura all’arte, dalle bellezze paesaggistiche alla moda, dalla tradizione agroalimentare e culinaria per arrivare a quella motoristica: sono davvero innumerevoli le armi a disposizione di Emilia Romagna e Firenze per vincere questa sfida.
La strada è ancora lunga, tuttavia ieri è stato fatto un significativo passo avanti con l’ambizione di poter dare vita ad una vetrina internazionale importantissima, un’autentica festa dello sport capace di mobilitare appassionati ma anche creare un’occasione turistica e di valorizzazione delle eccellenze locali.