Ammassati a ballare, c’è un esposto
Centinaia di giovani senza mascherina, la denuncia del Codacons parte da un video
Decine di giovani che ballano ammassati e senza mascherine (o calate). In rete un video al centro della denuncia del Codacons ripreso in una spiaggia di Riccione, il Samsara: «La situazione è di estrema gravità ed è stata segnalata proprio dai cittadini con video e foto».
Centinaia di giovani ammassati davanti alla consolle del dj in pieno giorno al Samsara Beach di Riccione, noto per essere una delle poche discoteche diurne della Riviera. Inaugurato nel 2018 dai gestori dell’omonimo locale di Gallipoli in Salento, da due anni attira giovani turisti, ma anche residenti, che hanno voglia di ballare e scatenarsi a tutte le ore del giorno come se invece fossero le ore piccole.
Negli scorsi i giorni i video girati al Samsara hanno fatto il giro della rete suscitando perplessità sulle misure di sicurezza (non?) adottate all’interno. Tanto che a un primo sguardo alcuni si sono chiesti se le immagini non fossero di repertorio, salvo poi soffermarsi sul particolare che inquadra le mascherine abbassate sul mento a testimoniare che la stagione è quella presente, non certo quella passatphone ta. A giudicare dalle immagini non c’è traccia del distanziamento in pista che è obbligatorio osservare — 2 metri — e nemmeno si intravedono mascherine calcate su naso e labbra come i protocolli richiedono quando non è fisicamente possibile stare lontani.
Le immagini sono finite nel mirino del Codacons che non si è limitato a condannare gli assembramenti immortalati con le fotocamere degli smardi clienti e passanti indignati con una nota o una dichiarazione, ma è passato all’azione un esposto presentato alla Procura e al Prefetto di Rimini «motivato dalle segnalazioni arrivate all’associazione dai cittadini». «È assolutamente necessario avviare indagini — spiegano dal Codacons — bisogna accertare che all’interno del locale non siano stati compiuti reati contro la salute pubblica. Deve intervenire il gestore, devono intervenire le forze dell’ordine perché all’interno non viene garantito il rispetto delle regole. Parliamo di migliaia di giovani che arrivano da tutta Italia e quindi un potenziale focolaio di coronavirus, così come altre situazioni ben documentate in tutta Italia». Dal Comune arriva il secco «no comment» della sindaca Renata Tosi.
A tuonare contro il Codacons è però il sindacato dei locali da ballo: «Il Codacons è forte con i deboli e debole con i forti –— attacca il presidente Gianni Indino — sarebbe meglio, magari, che lanciassero i loro strali contro gli assembramenti dei pendolari sui treni. O meglio, vogliamo parlare di quello che succede nei chiringuitos? Gente che balla a contatto senza considerare distanze e mascherine come se fosse il paradiso delle libertà, in spiaggia per altro. Noi a Stefano Bonaccini abbiamo fatto una proposta. Aprire tutte le discoteche per distribuire i flussi anche quelle al chiuso. Sul Samsara posso garantire che i dj e i vocalist richiamano spesso gli avventori al rispetto delle regole. Se il Codacons ha i video degli assembramenti ne esistono altri che certificano anche il contrario ovvero che i gestori rispettano le regole».