Tramonto DiVino, il tour del gusto
Sei date e una in Germania con gli chef stellati e i vini scelti da Ais
Resta sempre un «Tramonto DiVino», ma per motivi più che ovvi il format non sarà come quello delle 15 precedenti edizioni. Il road show del gusto in cui assaporare i migliori prodotti enogastronomici dell’Emilia Romagna, alla sua sedicesima edizione non ha alcuna intenzione di fermarsi. Sette sono le date: sei nella nostra regione, una in Germania, a partire da venerdì 31 luglio a Cesenatico. E se leit motiv c’è, può solo essere Pellegrino Artusi, nel bicentenario della nascita. E non è un caso se il secondo appuntamento della rassegna, il 4 agosto, sarà ospitata a Forlimpopoli, città natale del grande gastronomo. Non mancano le novità. Se i vini sono consigliati dai sommelier di Ais Emilia Romagna, i prodotti a qualità regolamentata sono interpretati dagli chef stellati di CheftoChef, partner fissi insieme a CasArtusi. Facendo di necessità virtù, l’assetto logistico, pensato in sicurezza, sarà più simile a una cena – degustazione, con posti limitati. Al massimo 180. Abolita la dimensione buffet, per evitare la cancellazione di un’iniziativa che avvicina il pubblico alla conoscenza dei prodotti Dop e Igp, alla cultura del bere consapevole e al corretto abbinamento, si starà seduti ai tavoli, distanziati. Meno aperitivo e più serata lounge.
Quanto alle tappe, la prima, a Cesenatico, in doppia data, è in piazza Spose dei marinai. Il 31 luglio protagonista sarà Alberto Faccani, 2 stelle Michelin, del ristorante Magnolia di Cesenatico, mentre l’1 agosto si prosegue con Matteo Salbaroli (L’Acciuga, Ravenna). A Forlimpopoli il 4 agosto sarà Notte bianca, con la Festa Artusiana in piazza Garibaldi insieme a Gianpaolo Raschi (ristorante Guido 1946, Rimini). Quindi, sarà la volta di Ferrara il 4 settembre con Alessio Malaguti (piazza XXV Maggio), Piacenza con Massimo Spigaroli (12 settembre a Piazza Cavalli), Fico Bologna con Massimiliano Poggi (24 ottobre).
Ultima puntata, Francoforte. Sarà girandola di sapori, con sei, sette portate a volta, dai grandi salumi al Parmigiano Reggiano, lo Squacquerone di Romagna e altri formaggi a km 0.
E se la new entry è la Cozza romagnola a marchio collettivo e il pesce (specie azzurro) dell’Adriatico avrà un posto di rilievo, dopo i vari assaggi saranno gli chef a tenere banco, con due ricette a tappa elaborate insieme a Carla Brigliadori, responsabile della Scuola di Cucina di CasArtusi. Immancabile il dessert finale. Quest’anno più che mai si darà voce allo storytelling. Nei doppi showcooking gli chef e la rappresentante di CasArtusi racconteranno le ricette, il legame artusiano, la creatività per diventare stellati, moderati da Daniele De Leo.
Per dirla con Alessio Mammi assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, che supporta e promuove la kermesse, «in Tramonto DiVino sono racchiusi il valore e la bellezza dei prodotti dell’Emilia-Romagna, l’alta professionalità di chef e sommelier e dei tanti addetti del comparto food».