Corriere di Bologna

Ma arriva lo stop del Pd: «Il nostro simbolo resta»

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Il segretario del Pd Luigi Tosiani, forte del risultato alle Regionali di gennaio, stoppa l’uscita del sindaco Virginio Merola, che immagina una lista unica per il voto del 2021. «Il Pd di Bologna è in campo con il suo simbolo, i suoi valori, le sue idee e i suoi amministra­tori».

Il Pd «è in campo con il suo simbolo». Non è un uomo dello scontro, Luigi Tosiani, anzi. Il segretario del Pd di Bologna ha fatto del suo sorriso cortese quasi un’arma all’interno di un Pd dove, e meno di un anno dal voto amministra­tivo, interi pezzi di partito si guardano a distanza con sospetto. Eppure, davanti a un sindaco che propone di nascondere il simbolo del partito dopo performanc­e elettorali più che positive, stavolta Tosiani non ha potuto tacere. E seppure con il suo stile, sobrio e misurato, ha preso carte e penna per provare ad arginare sul nascere il percorso verso una lista unica tracciato da Virginio Merola in vista delle Amministra­tive 2021.

«A pochi giorni da sfide elettorali importanti­ssime, il Partito democratic­o è in campo in tutto il Paese per combattere le destre», ricorda Tosiani, quasi a voler ricordare anche al sindaco di Bologna qual è la priorità in queste ore. «Le recenti elezioni regionali in Emilia-Romagna hanno dimostrato l’importanza di un’alleanza forte che nasce dai territori, dai risultati amministra­tivi ottenuti e dalla capacità del Pd, che è tornato primo partito, di costruire alleanze credibili». Come se non bastasse, sottolinea il segretario numeri alla mano, «a Bologna abbiamo ottenuto un risultato importanti­ssimo del Pd, quasi il 41%». Il corollario del ragionamen­to è semplice: la Federazion­e del Pd bolognese non ha alcuna intenzione di abdicare al suo ruolo. Anche sulla tessera elettorale.

Il Pd ha anzi la responsabi­lità, aggiunge Tosiani, di «costruire per le Amministra­tive del 2021 una proposta all’altezza del lavoro fatto in questi anni, dei risultati ottenuti e delle sfide che ci attendono». Una proposta che verrà messa in piedi seguendo «il percorso definito nella direzione provincial­e», ribadisce per l’ennesima volta il segretario dem, impegnato nei giorni scorsi a fermare le fughe in avanti di aspiranti candidati come l’assessore Matteo Lepore. L’obiettivo è «una coalizione di forze politiche e civiche che condividon­o un programma ambizioso, un campo largo di valori e di proposte». Senza nascondere il logo del partito: «Il Pd di Bologna è in campo con il suo simbolo, i suoi valori, le sue idee, i suoi amministra­tori, la sua straordina­ria comunità».

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