In due per ripartire
Il concerto di Pappano e Piovano riapre il Manzoni «Stasera una festa per il teatro dopo mesi di silenzio Bologna ha detto sì, con un pizzico di incoscienza»
Earrivò l’attesa sera della riapertura del Manzoni, con un grande concerto da camera organizzato da Musica Insieme. Due straordinari musicisti, il direttore d’Orchestra dell’Accademia Santa Cecilia Antonio Pappano, qui al pianoforte, e il primo violoncello della stessa compagine, Luigi Piovano, stasera alle 19 si esibiscono in duo in un programma comprendente la
Sonata n.1 in mi minore di
Brahms e la Sonata in sol minore di Rachmaninov (info: musicainsiemebologna.it). Come si è formato il duo?
Pappano: «Ci siamo conosciuti quasi vent’anni fa suonando insieme a Dmitri Sitkovetsky il Trio op. 8 di Brahms al Tuscan Sun Festival di Cortona. Un paio d’anni dopo sono stato nominato direttore musicale dell’Orchestra di
Santa Cecilia a Roma, dove Gigi era ed è primo violoncello solista. A quel punto abbiamo iniziato a trovarci spesso insieme per fare musica e a suonare regolarmente in duo. Compatibilmente con la mia folle agenda (ma anche la sua non scherza!), abbiamo tenuto sempre almeno un paio di concerti l’anno: a Roma per Santa Cecilia, a Milano per le Serate Musicali, a Firenze per gli Amici della Musica, a Bologna per Musica Insieme, al Ravello Festival, al Bozar di Bruxelles… Ma abbiamo suonato a Ravenna, Mestre, Como, L’Aquila, Macerata, Pisa, Ancona…».
Potete parlarci del concerto bolognese?
Piovano: «Quella con Musica Insieme è per noi una vecchia amicizia. Nel momento in cui è iniziato il lockdown, il nostro manager stava ragionando da tempo con Alessandra Scardovi per definire una data per il ritorno a Bologna del duo. Poi tutto è drammaticamente cambiato. Quando in estate si è resa disponibile la data del 19 settembre, la abbiamo subito proposta a Bologna che ha accettato con entusiasmo — e un pizzico di incoscienza, direi, avendo appena un mese di preavviso — decidendo di dare al nostro concerto il significato di una ripartenza festosa in teatro dopo mesi di silenzio. Anche la registrazione del cd che presentiamo in anteprima alla fine del concerto porta i segni dell’amicizia e del viaggio in Italia: infatti l’abbiamo realizzata nella quiete della Val d’Orcia, nella villa messa a di