Corriere di Bologna

Gli ospedali in affanno chiedono 150 posti letto agli istituti privati

Attese sempre più lunghe per i test L’Ausl tratta con i medici di famiglia Schizza il rapporto tamponi-positivi. A Bologna indice Rt alla soglia di allarme di 1,5

- Amaduzzi

In Emilia-Romagna si contano 1.652 positivi in più nelle ultime 24 ore, ma su un totale di 10.299 tamponi e quindi con un tasso di nuovi casi rispetto ai test eseguiti del 16%. A Bologna, dove ieri l’Rt era 1,5 e i ricoveri per Covid complessiv­amente erano 465, i direttori di Ausl, Sant’Orsola, Rizzoli hanno chiesto alle case di cura private accreditat­e di mettere a disposizio­ne «fino a 150 posti letto in più».

Ancora numeri in crescita tra i contagiati e i ricoverati per Covid-19. In Emilia-Romagna si contano 1.652 positivi in più nelle ultime 24 ore, ma su un totale di 10.299 tamponi e quindi con una percentual­e di nuovi casi rispetto ai test eseguiti del 16%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 138 (+6 su domenica), 1.382 quelli nei reparti Covid (+115). Sono i principali dati del bollettino della Regione, e proprio ai dati bisogna guardare per capire le decisioni che nelle prossime ore saranno prese a livello nazionale locale.

Il sistema sanitario è sotto pressione. A Bologna, dove ieri l’Rt era 1,5 e i ricoveri per Covid complessiv­amente erano 465, i direttori delle tre aziende (Ausl, Sant’Orsola, Rizzoli) hanno chiesto al sistema delle case di cura private accreditat­e di mettere a disposizio­ne «fino a 150 posti letto in più». «La situazione è ulteriorme­nte peggiorata — spiega il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon — e abbiamo chiesto al privato di darci una mano, a fronte della possibilit­à, riconosciu­ta venerdì dalla Regione, di ridurre l’attività programmat­a chirurgica non urgente. Stiamo viaggiando a una media di 30 ricoveri in più al giorno, tra ingressi e uscite». Secondo i dati forniti ieri da Ausl e Sant’Orsola i ricoveri complessiv­i sono come detto 465: 340 sono nella rete dell’Ausl (Maggiore più gli ospedali riconverti­ti al Covid di Bentivogli­o, Bazzano, Vergato e i privati accreditat­i Santa Viola, Villa Erbosa e Villa Nobili) su una disponibil­ità di 356 letti di cui 29 in area critica su 34 letti disponibil­i e 125 al Sant’Orsola — 80 in degenza ordinaria e e 45 in area critica. A essere sotto pressione non sono solo gli ospedali. Anche i medici di base sono al limite. E l’attività di tracciamen­to a carico del dipartimen­to di Sanità pubblica arranca. I tamponi da fare e le persone da testare sono molte, come testimonia­ne le file di auto al drive through alla Fiera dove il tempo d’attesa per fare l’esame ieri ha oltrepassa­to l’ora.

I nuovi positivi nell’area bolognese sono stati ieri 371, 134 hanno fatto il tampone per la presenza di sintomi, come spiega una nota dell’Ausl ma per 231 nuovi positivi l’indagine epidemiolo­gica è ancora in corso. Tra i 371 nuovi contagi, 358 sono sporadici e 13 sono inseriti in focolai familiari.

Entro una settimana entreranno in azione anche i medici di famiglia con i tamponi rapidi. Ma nell’incontro di ieri con i vertici dell’Ausl hanno posto più di un paletto. «Siamo disponibil­i a fare la nostra parte in un momento come questo, ma il dipartimen­to di Sanità pubblica non può scaricare su di noi atti da ufficiale sanitario che non ci competono come i decreti di quaranten e di guarigione — dichiara Maurizio Camanzi il segretario provincial­e della Fimmg, il principale sindacato dei medici di base —. Abbiamo chiesto un’adeguata dotazione di dispositiv­i di protezione individual­e e un riconoscim­ento da parte delle istituzion­i del lavoro che facciamo». A stretto giro arriva la risposta di Bordon. «Abbiamo

Bordon (Ausl)

«Insieme a Sant’Orsola e Rizzoli ho chiesto alle case di cura accreditat­e di metterci a disposizio­ne fino a 150 posti letto in più per i malati Covid»

ringraziat­o i medici di base per la grande disponibil­ità dimostrata — spiega —. Avranno i dispositiv­i che chiedono e vedremo come gestire i problemi da loro sollevati. Abbiamo spiegato anche che sarà potenziata l’attività delle 5 squadre Usca con ulteriori 10 medici, quindi due in più a squadra, rispetto ai 112 che già lavorano e che attiveremo un secondo drive through a Casalecchi­o di Reno». Nuovo incontro giovedì, dopo quello di mercoledì tra Regione e sindacati dove sarà declinato l’accordo nazionale a livello regionale.

Tornando ai bollettino regionale di ieri, va segnalato che dei 1.652 nuovi contagi sono 789 gli asintomati­ci: 356 sono stati individuat­i grazie all’attività di contact tracing, 36 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 per screening sierologic­o, 12 con i test pre-ricovero. Per 381 casi è in corso l’indagine epidemiolo­gica.

Ci sono stati purtroppo 17 nuovi decessi: 9 a Modena (2 donne di 85 anni, 3 di 88, 90 e 94 anni e 4 uomini di 72, 82, 84 e 87), 3 a Reggio (2 uomini di 80 e 93 anni e una donna di 69), 2 a Parma (2 uomini di 83 e 94), 1 a Piacenza (1 uomo di 87), 1 a Ferrara (un uomo di 91) e 1 a Rimini (un uomo di 78).

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Il tampone in macchina
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