Corriere di Bologna

Rizzoli: sul Var Sinisa ha ragione

Il designator­e degli arbitri: contro la Lazio ero allo stadio, ha sbagliato Mazzoleni

- Mossini

Sinisa Mihajlovic chiama, Nicola Rizzoli risponde: il Bologna ha ragione. Dopo gli ultimi due turni di campionato si è parlato tanto del Var. Al centro della discussion­e, l’evidente disparità di trattament­o tra l’annullamen­to del gol di Svanberg sul campo della Lazio che sarebbe potuto valere lo 0-1 e il momentaneo 1-2 segnato sabato dal Cagliari, partendo da un intervento falloso di Walukiewic­z su Palacio non ravvisato dall’arbitro Fabbri.

Sinisa Mihajlovic chiama, Nicola Rizzoli risponde: il Bologna ha ragione. Dopo gli ultimi due turni di campionato si è parlato tanto del Var, del suo margine di intervento e dell’applicazio­ne del protocollo e, al termine del successo per 3-2 contro il Cagliari, il tecnico del Bologna aveva tuonato. Al centro della discussion­e, l’evidente disparità di trattament­o tra l’annullamen­to del gol di Svanberg sul campo della Lazio che sarebbe potuto valere lo 0-1 e il momentaneo 1-2 segnato sabato dal Cagliari, partendo da un intervento falloso di Walukiewic­z su Palacio non ravvisato dall’arbitro Fabbri. E Mihajlovic stavolta si era tolto più di qualche sassolino dalle scarpe: «Non riesco a capire, a Roma ci annullano un gol di Svanberg per un presunto fallo di Schouten nel corso dell’azione, contro il Cagliari il fallo su Palacio era anche più netto di quello e l’arbitro non è stato chiamato al Var. Che si mettano d’accordo per capire come si interviene: non si capisce nulla, c’è una gran confusione».

Un urlo di dolore non isolato, dato che anche tanti altri club nelle ultime partite hanno elevato il livello della protesta verso arbitri o Var non precisi o incuranti del protocollo, Inter su tutte. Il Bologna però aveva un precedente molto caldo e il tecnico serbo — ormai volto del club anche quando c’è da rivendicar­e un diritto — si è lamentato pubblicame­nte, centrando anche il nocciolo della questione: «In questi casi per me il Var non deve intervenir­e, è l’arbitro a doverlo fare». È esattament­e così e la conferma è stata di Nicola Rizzoli in persona, intervenut­o alla trasmissio­ne «Sky Calcio Club» domenica sera per parlare di temi arbitrali sempre più calaverlo di. L’ex arbitro internazio­nale bolognese, ora designator­e dei fischietti italiani di vertice, ha dato sostanzial­mente ragione a Mihajlovic e torto al Var dell’Olimpico, Mazzoleni: «Ero al Dall’Ara sabato sera e avevo visto in diretta LazioBolog­na e posso dire che nella partita di Roma c’è stato un caso-limite. Quello di Schouten su Lucas Leiva può essere un fallo, ma su certi episodi l’arbitro di campo può giudicare il metro arbitrale e, se in precedenza ha lasciato correre determinat­i interventi, può fatto anche in quella circostanz­a». Ovvero, era un episodio da lasciare legato alla valutazion­e sul campo dell’arbitro Irrati, così come ha fatto Banti, da Var, in Bologna-Cagliari nei confronti di Fabbri.

E Rizzoli è entrato nello specifico: «Gli episodi veramente eclatanti, per poter tornare indietro nella cosiddetta attacking phase possession, devono essere qualcosa di insormonta­bile, di non trascurabi­le, cioè un fallo clamoroso. O qualcosa di non visto. In Lazio-Bologna eravamo al limite, perciò se il Var non fosse intervenut­o sarebbe stato più apprezzabi­le, così come è accaduto giustament­e nell’esempio di Bologna-Cagliari». L’errore, quindi, è stato di Mazzoleni (ritirato per raggiunti limiti di età ma «ripescato» come Var) a Roma che ha chiamato Irrati ad una on field review: un torto certificat­o dai vertici arbitrali che il Bologna spera di non dover più subire.

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