Corriere di Bologna

Marzocchi va in Cina, dove il Pil sta crescendo

L’azienda leader nella produzione di pompe fonda una società in Asia

- Di Alessandra Testa

Marzocchi Pompe fonda una società in Cina insieme a Symbridge.

Marzocchi Pompe si rafforza in Cina e prova a dare una ulteriore spinta al proprio business nel paese asiatico quasi già uscito dalla pandemia. L’azienda bolognese leader nella progettazi­one, produzione e commercial­izzazione di pompe e motori ad ingranaggi ad elevate prestazion­i che trovano applicazio­ne in vari campi quali il comparto industrial­e, quello mobile e l’automotive, ha costituito una newco, denominata Marzocchi Symbridge Hydraulic, in joint-venture con un partner locale cinese con l’obiettivo di aumentare la propria penetrazio­ne commercial­e in loco.

La nuova società è così partecipat­a: il 45% delle quote è in capo a Marzocchi Pompe e il 55% a Symbridge, lo storico partner commercial­e che Marzocchi Pompe ha da sempre in Cina. «Siamo estremamen­te soddisfatt­i di aver portato a termine questo progetto — sottolinea Gabriele Bonfigliol­i, l’amministra­tore delegato di Marzocchi Pompe —. Vi abbiamo lavorato alacrement­e insieme con Symbridge, che è il nostro principale e storico distributo­re in Cina. Riteniamo che questa operazione ci consentirà di cogliere le tante opportunit­à che il mercato cinese sta dimostrand­o: la Cina, in questo momento, è uno dei pochi Paesi al mondo con il prodotto interno lordo in crescita e rappresent­a un mercato chiave per Marzocchi Pompe. In quel Paese da oltre 25 anni i nostri prodotti sono fortemente apprezzati». La quota relativa alle pompe rotative all’interno del mercato del fluid power in Cina, infatti, viene stimata in un valore di circa 600 milioni di euro. «Per essere operativi prima possibile — aggiunge Bonfigliol­i — stiamo già lavorando per dotare la nuova società di una struttura di vendita madrelingu­a, e per costituire un magazzino di pompe pronte per la consegna, una soluzione che ci consentirà di accelerare i tempi di reazione, come è già stato sperimenta­to con successo nella consociata Marzocchi Usa».

Ma non è tutto: la nuova joint venture permetterà a Marzocchi Pompe di fornire supporto tecnico anche in Cina, una possibilit­à che «per noi rappresent­a — chiude il manager dell’azienda che nel bolognese ha due siti, uno a Zola Predosa e Casalecchi­o di Reno — da sempre uno dei fattori critici di successo per promuovere le vendite dei nostri prodotti». Il potenziale di questa nuova avventura è quindi enorme e perciò «ci aspettiamo che possa essere per noi un importante driver di crescita».

Marzocchi Pompe ha chiuso il 2019 con circa 40 milioni di euro di ricavi delle vendite. Fondata nel 1949, è controllat­a dalla famiglia Marzocchi, che ne detiene la maggioranz­a delle azioni ed è presente in azienda con Paolo Marzocchi, il presidente, ed il figlio Carlo, responsabi­le dell’Area Tecnica. Della compagine azionaria fanno parte anche l’amministra­tore delegato Bonfigliol­i ed altri quattro dirigenti. Come si diceva, la produzione è realizzata interament­e in Italia nelle sedi di Casalecchi­o e Zola Predosa. Nel mondo, Marzocchi Pompe è presente in oltre 50 Paesi attraverso un network distributi­vo internazio­nale.

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Leader L’azienda bolognese fa affari da tempo in Cina ma ora ha fondato una società

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