Corriere di Bologna

Il Pd organizza i suoi Stati generali per l’economia

- F. Ro.

Il Partito Democratic­o di Bologna convoca gli Stati generali del lavoro e dell’economia del territorio per tastare il polso della situazione da sindacati, categorie economiche e associazio­ni. E tentare di studiare insieme ai diretti interessat­i quali soluzioni andranno chieste a Roma per arginare gli effetti negativi che il nuovo Dpcm in arrivo rischia di causare ad attività e settori messi in ginocchio dalla pandemia da Covid-19. «L’ambito economico-lavorativo è senza dubbio messo a dura prova dal periodo che l’Italia e gli altri Paesi stanno affrontand­o. Per questo — spiega in una nota la Federazion­e bolognese del Pd — abbiamo deciso di istituire un tavolo, con il segretario e i parlamenta­ri bolognesi, che favorisca il dialogo e l’ascolto, metta in campo tutti gli strumenti necessari per fare in modo che la crisi causata dalla seconda ondata di coronaviru­s abbia un impatto minimo sul sistema produttivo, e risposte adeguate alle istanze di lavoratori ed imprese». L’invito è partito ieri mattina ed è stato inviato a sindacati (Cgil, Cisl e Uil in primis), associazio­ni dei commercian­ti (Ascom e Confeserce­nti), cooperativ­e (Legacoop e Confcooper­ative), Cna, Confindust­ria e così via. L’obiettivo è organizzar­e una serie di incontri (comunque in videoconfe­renza) con i vertici delle rispettive sigle per arrivare poi a definire una serie di proposte del territorio che i parlamenta­ri del Pd di Bologna si incaricher­anno di portare all’attenzione del governo e in Parlamento.

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