Odorici e l’orchestra Debutto con l’album «Cedar’s blues»
Emilia-Romagna Jazz Orchestra ha prodotto il primo lavoro: online e cd
Lo stop agli spettacoli non ha (fortunatamente) fermato le uscite discografiche che anzi diventano ancore di salvezza da ascoltare con più partecipazione di qualche mese addietro. Tra le uscite legate all’Emilia-Romagna c’è da segnalare quella della ERJ Orchestra intitolata Cedar’s blues. Si tratta del primo vagito discografico di questo progetto artistico composto da noti professionisti jazz della regione e integrato con alcuni dei migliori giovani talenti autoctoni.
Nata dalla passione di dare vita a un gruppo affiatato con l’idea di ricreare un’ orchestra jazz e un laboratorio artistico per brani originali, l’orchestra è composta da Piero Odorici, Barend Middelhoff, Canio Coscia, Michele Vignali (sassofoni), Davide Ghidoni, Diego Frabetti (trombe), Roberto Rossi, Giancarlo Giannini (tromboni), Marco Bovi (chitarra), Filippo Galbiati (pianoforte), Stefano Senni/Paolo Ghetti (contrabbasso) e Stefano Paolini (batteria).
L’album è attualmente disponibile sui principali store digitali (da Spotify ad Amazon, passando per Apple e iTunes) e a breve sarà possibile acquistare il formato fisico al prezzo di 10 euro presso il locale Camera Jazz Club di Bologna o riceverlo direttamente al proprio indirizzo (con l’aggiunta del costo di spedizione) ordinandolo alla email: info@camerajazzclub.com (pagamento tramite PayPal).
Nell’annuncio legato alla pubblicazione la ERJ Orchestra ha ringraziato la Regione Emilia-Romagna e il Bologna Jazz Festival per aver supportato la realizzazione dell’album, oltre a Marco Biscarini e Luca Lepreotti per il mix e mastering, realizzato al Modulab Recording Studio e Danilo Iantomasi per la grafica di copertina.
Gli appassionati di jazz conoscono molto bene questa orchestra, perché proprio al Camera Jazz Club ha trovato una casa accogliente per le prove e per i concerti (solitamente al giovedì) e dal vivo doveva essere presentato questo primo disco. La situazione attuale non lo permette ma siamo sicuri che non mancherà in futuro la possibilità di ascoltare questi dieci brani in concerto, significherà che la situazione si è normalizzata per il bene di tutti (musicisti e spettatori).
Al momento possiamo gustarci questi pezzi suddivisi tra canzoni originali (Jelly roll e C’è rock) e classici come Lady sings the blues (Billie Holiday), Cedar’s blues (Cedar Walton), Con alma (Dizzy Gillespie) o Who cares? (George Gershwin). I dischi ci possono ancora aiutare.
Progetto
L’idea era di dare vita a un ensemble affiatato. La «casa» è il Camera Jazz Club