I corti di Reggio in streaming
La kermesse diretta da Scillitani inizia oggi nel segno delle barriere
Dopo lo sguardo lanciato lo scorso anno sull’ambiente e sulle trasformazioni in atto, quest’anno i cortometraggi del «Reggio Film Festival» ruoteranno attorno al tema delle barriere. Un titolo lanciato prima dello scoppio della pandemia. «Barriere tra Paesi, tra popoli, tra esseri umani, tra noi e i nostri sogni e desideri», sottolinea il direttore artistico Alessandro Scillitani, regista che da anni collabora con Paolo Rumiz ed è autore di documentari come Una cattedra per Laura Bassi. In risposta alla call internazionale lanciata mesi fa per la diciannovesima edizione, sono arrivati corti da tutto il mondo che si potranno vedere gratuitamente da oggi a domenica online su www.reggiofilmfestival.it. «Compito dell’arte, e di chi la cura, è - continua Scillitani - rileggere il presente fornendo inedite chiavi di lettura e occasioni di pensiero divergente. Abbiamo deciso di realizzare in ogni caso questa edizione per offrire, soprattutto in un periodo così difficile per l’umanità intera, un evento al contempo piacevole e di qualità». Ogni sera alle 21 sul sito si potranno seguire anche incontri, lezioni di cinema e dialoghi, con una giuria internazionale che assegnerà il premio al miglior cortometraggio. «Ci aspettavamo le misure adottate dal recente decreto - conclude Scillitani - ma è sconcertante e al contempo sconfortante lavorare sempre in emergenza, senza sapere cosa si potrà o meno fare il giorno dopo. E, soprattutto, intuire che la decisione presa pochi giorni fa non risolverà il problema dei contagi, rivelandosi iniqua, insufficiente e portatrice di un’idea di cultura come qualcosa di trascurabile e accessorio».