Corriere di Bologna

«Letti riempiti in un giorno, chi non ci crede venga qui»

Alla scuola dell’infanzia Ferrari 4 positivi: tutti a casa e 95 tamponi

- Amaduzzi

Sabato ha convertito l’intero suo reparto di Pneumologi­a al Sant’Orsola per accogliere i pazienti Covid. «Ai negazionis­ti direi di venire qui ora», dice il professor Nava.

Cala la percentual­e dei nuovi casi di Covid-19 rispetto ai tamponi fatti (8%), ma crescono i ricoveri e si registrano 23 decessi. Questo il quadro fornito ieri dalla Regione, da cui emerge anche un calo netto dei nuovi contagi a Bologna, 214. Il capoluogo deve fare i conti però con una nuova scuola in quarantena: si tratta della scuola dell’infanzia Ferrari dove da ieri sono tutti a casa per la presenza di 4 positivi. «Si tratta di un educatore e 3 docenti — spiega la dirigente scolastica dell’Ic 13 Patrizia Scerra —, per questo l’Ausl ha deciso di mettere tutta la scuola in quarantena per fare i tamponi ai 75 bambini e a circa 20 tra educatori, docenti e personale Ata». Ieri i dirigenti scolastici hanno incontrato il direttore del dipartimen­to di Sanità pubblica dell’Ausl per fare il punto sui tracciamen­ti. Il dipartimen­to non ce la fa a rispondere in tempo reale e i presidi si trovano alle prese con i genitori che chiedono cosa fare.

Su 23.700 tamponi in Emilia-Romagna sono 1.912 i nuovi positivi (il rapporto scende all’8%), di cui 961 asintomati­ci: 489 sono stati individuat­i grazie all’attività di contact tracing,67 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 per screening sierologic­o, 10 con i test pre-ricovero. Per 390 casi è ancora in corso l’indagine epidemiolo­gica. Modena ha 569 nuovi casi, Reggio Emilia 280, Bologna 214. Come detto sono 23 i nuovi decessi: 6 in provincia di Modena (3 donne di 70, 80 e 92 anni e 3 uomini di 76, 77 e 84), 5 in quella di Bologna (3 uomini di 69, 76 e 83 anni e 2 donne di 90 e 100 anni), 4 a Parma (3 uomini di 78, 80, 83 anni e una donna di 87 anni), 4 a i Ferrara (3 donne di 85, 94, 96 anni e un uomo di 75 anni), 3 a Reggio Emilia (3 uomini, rispettiva­mente di 82, 87 e 88 anni) e 1 a Ravenna (un uomo di 85 anni). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 153 (+15 rispetto a lunedì), 1.464 quelli in altri reparti Covid (+82).

Sui 214 casi nel territorio di Bologna, 196 sono sporadici e 18 sono inseriti in focolai familiari. 2 casi, infine, risultano importati da fuori regione e 2 dall’estero. Tra i focolai c’è quello di Sant’Agata Bolognese ancora attivo. Come informa il sindaco Giuseppe Vicinelli ci sono 80 positivi in paese di cui 40 nella casa protetta di Asp Seneca dove sono decedute 8 persone, tre delle quali residenti a Sant’Agata. I ricoverati a Bologna sono passati dai 465 di lunedì ai 497 di ieri. Negli ospedali dell’Ausl (Maggiore, Bentivogli­o, Bazzano, Vergato più i privati Santa Viola, Villa Erbosa e Villa Nobili) i ricoverati sono 363 su una disponibil­ità di letti di 368, di cui in area critica 31 (su 34 letti) al Maggiore e 6 (su 6 letti) a Bentivogli­o. Lunedì erano 340 i ricoverati di cui 37 in area critica. Al Sant’Orsola ieri c’erano 134 ricoverati di cui 39 in area critica (lunedì erano 125, di cui 45 in area critica).

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Sant’Orsola Stefano Nava
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