Corriere di Bologna

Lui ferito, lei seviziata A Reggio agguato choc

- Grassi

Agguato choc nella Bassa reggiana. Per vendetta. Una coppia di marocchini è stata aggredita, sfregiata e lei violentata da una banda di cinque connaziona­li, tra cui una donna. Le vittime conoscevan­o gli aguzzini, forse c’erano stati screzi in passato. Lui ha dato l’allarme e i carabinier­i hanno interrotto le violenze e arrestato i cinque.

È CORREGGIO (REGGIO EMILIA) - durato due ore, l’orrore. Prima nella nebbia delle campagne di Correggio, poi nel bagno di un appartamen­to al secondo piano di un vecchio edificio a ridosso del centro del paese della Bassa reggiana. Ed è finito con l’irruzione, in quello stesso appartamen­to, dei carabinier­i, e con l’arresto di cinque persone di origine marocchina con le accuse di lesioni in concorso, sequestro di persona, violenza privata e violenza sessuale ai danni di una coppia di connaziona­li e conoscenti, 43 anni lui, di Sorbolo, e 37 lei, di Reggio. Obiettivi di un disegno criminale, non destinatar­i di un gesto d’impeto.

Vittime di una vendetta, pensano gli inquirenti. Ma scaturita per quale motivo? L’Arancia Meccanica è iniziata alle 23.30 di lunedì sera. Quattro membri della banda, divisi su due scooter, hanno iniziato a tallonare la coppia, che era in auto. Un inseguimen­to in piena regola lungo Strada Frassinara, tra i campi, al confine con Novellara, fino a quando la vettura è stata costretta a sterzare nel cortile di un’abitazione in vendita e occasional­mente occupata. Lì il primo atto: dopo aver danneggiat­o l’auto, il gruppo ha fatto uscire dal mezzo sia l’uomo sia la donna, per poi picchiarli e sfregiarli su gambe e braccia con dei coltelli. Mentre il 43enne veniva lasciato a terra esanime, la 37enne veniva trascinata nella vigna a fianco, dove avveniva un tentativo di violenza sessuale.

L’uomo è stato abbandonat­o lì, la donna è stata caricata su uno dei due motorini e condotta in un appartamen­to di via Canolo, a un chilometro di distanza. La quinta complice del gruppo era lì ad aspettare gli altri: si tratta di una donna che ha tenuto la 37enne chiusa in bagno, bloccando la porta, mentre gli altri approfitta­vano di lei. I militari sono arrivati all’una e trenta. Il 43enne, ferito, era riuscito a chiamare un’amica, la quale a sua volta aveva telefonato al 112. I carabinier­i sapevano dove cercare e poi è stata la voce della donna a guidarli: hanno sentito le urla della vittima provenire da quell’appartamen­to.

Il gruppo non ha opposto resistenza, erano tutti ubriachi: le manette sono scattate per i fratelli Mustapha e Rafik Fadli, irregolari e domiciliat­i in quella casa; per Abdeljabar Lahouidag che risiede a Noceto, provincia di Parma; Mohamed Benabbou, di Sant’Ilario, Reggio Emilia, e Ghizlane Hassouini, la donna del gruppo, abitante nel bresciano. L’abitazione teatro delle violenze è sotto sequestro, così come l’auto della coppia, e anche abiti intrisi di sangue, coltelli e altri oggetti trovati nell’abitazione. Una decina di carabinier­i delle stazioni di Correggio, Guastalla, Novellara e Reggio Emilia ha operato fino alle 5 del mattino. Le vittime, che sono ricoverate all’ospedale Maggiore di Parma, sono sotto choc e in condizioni serie. Sono già state sentite dai militari, che stanno cercando di scandaglia­re il movente. Vittime e aguzzini erano stati coinvolti un mese fa in una rissa a Parma, e la coppia vittima di violenza ha alle spalle guai per spaccio di droga.

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Ferocia L’auto delle vittime assaltata nella notte dal branco che poi ha picchiato e la coppia e violentato la donna

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