Tesoro Dall’Ara, si segna solo in casa
La produzione offensiva, come dice Sinisa, è costante Ma in trasferta i rossoblù non riescono a realizzare
In una serie A dai punteggi sempre più elevati e con gli attacchi predominanti sulle difese, il Bologna ha un’arma in più e si chiama stadio Dall’Ara: gli spalti sono vuoti — come in tutta Italia — e quindi non c’è un effetto-tifoseria, ma i numeri raccontano che nel giardino di casa propria le punte rossoblù sono decisamente più a loro agio.
Le statistiche delle prime sei giornate di campionato, infatti, mostrano un dato decisamente curioso per quanto riguarda il Bologna e la sua produzione offensiva: i rossoblù hanno segnato undici gol in totale e dieci di questi sono arrivati nelle tre partite giocate in casa, contro la sola rete realizzata nelle tre partite disputate in trasferta (quella di De Silvestri nei minuti di recupero della partita di Roma contro la Lazio). Una disparità di rendimento evidente, che fin qui ha portato la squadra
Il gioco Le azioni da gol prodotte sono circa identiche Ma in casa le punte trovano anche decisivi jolly da fuori area
di Sinisa Mihajlovic a conquistare sei punti in casa — due vittorie, 4-1 sul Parma e 3-2 sul Cagliari, e il ko per 3-4 contro il Sassuolo — mentre on the road sono arrivate solo sconfitte, 2-0 contro il Milan, 1-0 a Benevento e 2-1 sul campo della Lazio.
E se la difesa non fa sommarie differenze (7 gol subiti in casa, 5 in trasferta), l’attacco al Dall’Ara macina occasioni e soprattutto reti, come dimostra la media superiore ai tre gol a partita: come si spiega una simile differenza di rendimento? Sicuramente non con una maggiore produzione offensiva. C’è un dato ancora più curioso, infatti, che riguarda il fatturato dei rossoblù in attacco: in casa o in trasferta, il Bologna produce un numero di occasioni da gol molto simile, specie sul piano della pericolosità.
A raccontarlo sono i dati raccolti dal sito Understat.com
dei cosiddetti expected goals (xG), la cifra che calcola secondo un algoritmo la produzione offensiva delle varie squadre di serie A: il Bologna nelle tre gare casalinghe ha messo a segno 2,05 xG contro il Parma, 1,45 xG contro il Sassuolo e 1,47 xG contro il Cagliari. Il totale delle tre sfide giocate al Dall’Ara è di 4,97 xG, ma anche fuori casa non va tanto peggio: 0,83 xG a San Siro contro il Milan (la peggiore, sul piano delle azioni da rete create), 1,82 xG a Benevento con tante reti gettate alle ortiche e 1,76 contro la Lazio per un totale di 4,41 xG nelle tre gare in trasferta. Numeri simili, rendimenti realizzativi opposti: 10 gol a fronte di 4,97 xG al Dall’Ara (+5,03 di differenziale) e una sola rete su 4,41 xG creati (-3,41) in trasferta.
Difficile trovarci una spiegazione tecnica, se non motivandola con i migliori riferimenti che gli attaccanti del Bologna hanno al Dall’Ara per abitudine visto che — ad esempio — contro il Cagliari sono arrivati gol con tiro da fuori o comunque a bassa percentuale di realizzazione.
Mihajlovic può sorridere per due motivi: il primo è che, a dispetto del rendimento realizzativo, non ha una squadra ondivaga sul piano della prestazione offensiva, che sia al Dall’Ara o che sia in trasferta, mentre il secondo è che domenica giocherà di nuovo in casa, ospitando il Napoli. Contro la squadra di Gattuso — quarta difesa del torneo, reduce dal ko interno contro il Sassuolo e impegnata oggi in Europa League sul campo dei croati del Rijeka — servirà il Bologna cinico e incisivo che fin qui è stato una costante tra le mura amiche.