Corriere di Bologna

Covid, Emilia in zona gialla

La Regione classifica­ta a rischio moderato: non avrà restrizion­i oltre a quelle del Dpcm

- Corneo

Al termine di una lunga e complessa giornata in cui Governo e Regioni si sono scontrate sul nuovo Dpcm, la cui applicazio­ne slitta a do- mani, è arrivata in tarda serata l’ufficialit­à: l’Emilia-Romagna è una regione «gialla», quindi considerat­a dagli esperti a rischio basso per ora. Quindi varranno le restrizion­i in- trodotte dal Dpcm per tutto il Paese: coprifuoco dalle 22 alle 5, Dad al 100% alle superiori, ca- pienza dei mezzi al 50%, chiusi musei e bibliotech­e. Restano aperti bar e ristoranti.

Il Dpcm, con le limitazion­i che comporta, slitta a domani. Ma al termine di una giornata complessa, per usare un eufemismo, in cui governo e Regioni si sono scontrati duramente (soprattutt­o per la resistenza delle Regioni che andranno in lockdown), tanto da dover far slittare di un giorno la partenza dei provvedime­nti restrittiv­i in tutto il Paese, l’Emilia-Romagna è stata inserita dal ministero della Salute nelle regioni «gialle» a rischio moderato, nonostante fosse stata molto sul filo nei giorni scorsi. Ma anche con un Rt a 1,6, un valore che supera il livello di guardia stabilito dall’Istituto superiore di sanità, l’Emilia-Romagna per ora non è tra le regioni «arancioni» come si era temuto fino all’altro giorno.

In base ai calcoli fatti sui 21 parametri delineati dall’Istituto superiore di Sanità, quindi, non si applichera­nno sul nostro territorio le regole più restrittiv­e che da domani dovranno rispettare invece le regioni arancioni e rosse. Da qui in avanti, per restare in zona

Continuera­nno ad andare in classe i bambini di materne, primarie e medie

gialla, oltre all’indice Rt, conterà in particolar modo la tenuta del sistema ospedalier­o, punto su cui la Regione guidata da Stefano Bonaccini per ora riesce a garantire delle certezze.

Gli emiliano-romagnoli, quindi, in base al nuovo Dpcm che verrà pubblicato stamattina sulla Gazzetta ufficiale, dovranno, come avverrà in tutto il Paese, rispettare il coprifuoco dalle dieci di sera alle cinque del mattino. Torna, quindi, l’autocertif­icazione. Saranno consentiti gli spostament­i anche fuori regione, purché quelle accanto siano «gialle». In ogni caso è fortemente raccomanda­to, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi pubblici (la cui capienza si abbassa al 50%) e mezzi privati, salvo che per esigenze di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità.

I ragazzi delle scuole superiori, che da solo una settimana erano in Dad al 75%, da oggi staranno sempre a casa: Dad al 100% per loro. Una decisione che ha suscitato molte polemi

Sabato il comitato «Priorità alla scuola» sarà in piazza contro la dad al 100% nei licei

che e per cui sabato il comitato bolognese di «Priorità alla scuola» andrà in piazza Maggiore a protestare. Salvata la didattica in presenza per gli altri ordini di scuola, dove i bambini dai 6 anni dovranno obbligator­iamente indossare la mascherina sempre anche al banco. Continuera­nno ad andare in presenza anche i bimbi dei nidi e delle materne. Unibo lascia la didattica in presenza solo per chi è al primo anno di corso e per i laboratori indipenden­temente dall’anno di corso.

Chiuderann­o già da oggi i musei e le mostre, così come le bibliotech­e. Resteranno invece aperti, con grande sollievo per

gli esercenti, i bar e i ristoranti. In ogni caso l’asporto sarà garantito fino alle 22, l’orario di inizio del coprifuoco. I negozi nei centri commercial­i, tranne alimentari, farmacie ed edicole, resteranno chiusi il sabato, la domenica e nei festivi. Chiusi corner per giochi e bingo in bar e tabaccheri­e.

«Stiamo conducendo una battaglia contro il virus che non ci deve vedere arretrare — ha detto ieri l’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini una volta ufficializ­zata la fascia di rischio per l’Emilia-Romagna —. Il sistema sanitario sta tenendo, ma dobbiamo ridurre la curva del contagio per evitare ricadute sulle prestazion­i ordinarie».

Intanto ieri il sindaco Virginio Merola ha invocato l’unità istituzion­ale: «Basta liti tra Governo e Regioni — ha detto ieri —, decisivo il comportame­nto di tutti. Una volta in vigore il nuovo Dpcm con la Prefettura valuteremo in modo costante la situazione».

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Chiusure Giù le serrande del Gran Bar di via D’Azeglio alle 18 in punto: da domani però sarà coprifuoco totale dopo le dieci di sera

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