Lo spazio Cdp supporta la Motor Valley
La Cassa Depositi e Prestiti inaugura il primo spazio informativo per aziende e pubbliche amministrazioni nella sede della Camera di Commercio di Modena e, in piena Motor Valley, lancia il primo acceleratore d’impresa per favorire sia lo sviluppo di startup innovative nei settori automotive e mobility sia ulteriori programmi di accelerazione in ambiti sinergici collegati al comparto della mobilità. Parole d’ordine: innovazione e sostenibilità. Obiettivo del progetto, realizzato con la Fondazione di Modena e Unicredit e compreso tra le iniziative del fondo Acceleratori gestito da Cdp Venture Capital Sgr: affrontare i cambiamenti dettati anche, ma non solo, dalla pandemia. Contestualmente all’apertura dello Spazio Cdp, è stato annunciato l’avvio del fondo «Mobility & Digital Acceleration», un programma per i processi di accelerazione per l’automotive che prevede fino a 20 milioni di euro di investimento, in collaborazione con il broker tecnologico Crit e la piattaforma di open innovation «Plug and Play». Dietro l’operazione c’è un accordo, siglato ieri a distanza fra la società del ministero dell’Economia, la Fondazione di Modena e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e inserito all’interno della collaborazione tra Acri, l’associazione delle fondazioni e casse di risparmio, e Cdp che intende rafforzare ulteriormente la presenza della Cassa a beneficio delle comunità locali. «Il Motor Valley Accelerator è un importante strumento a supporto del settore automotive — sottolinea il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini —, che è uno dei più importanti ecosistemi di innovazione al mondo in questo ambito, e farà leva sulle aziende già presenti nell’area per favorire investimenti nel capitale umano e stimolare la crescita delle migliori startup italiane». «Oggi più che mai — aggiunge l’ad Fabrizio Palermo — siamo pronti a supportare le economie locali facendo sistema con il tessuto imprenditoriale, il settore bancario e gli enti radicati sul territorio, come le fondazioni bancarie. L’acceleratore è il primo. Saranno circa 20 entro il 2021. Si inseriscono nella strategia di Cdp per favorire lo sviluppo delle startup e dimostrano il nostro essere espressione di un capitale paziente, ma anche dinamico».