Il numero uno regionale in pole per la presidenza a Roma. «Temiamo l’incertezza» Confartigianato al congresso Granelli: «L’Emilia un esempio»
A dicembre il congresso di Confartigianato nazionale eleggerà il nuovo presidente. E in un periodo in cui le imprese artigiane sostengono uno dei pesi più gravi della crisi, l’incario diventa di enorme responsabilità. Ne è consapevole Marco Granelli, attualmente a capo di Confartigianato Emilia-Romagna, e in pole per l’incarico nazionale.
«Deciderà il congresso chi eleggere — si smarca lui — L’associazione è comunque decisa a mantenere una continuità politica per promuovere un contesto favorevole di fare impresa», e l’Emilia-Romagna, ad ogni modo, «offrirà sempre il suo contributo».
Perché? Che ruolo gioca l’esperienza regionale?
«L’Emilia-Romagna può essere da esempio. Ha dato dimostrazione, all’interno del Patto per il lavoro, di come di fronte alle difficoltà le parti sociali e le istituzioni possono lavorare insieme in modo proficuo. Ognuno rinuncia a un pezzetto di qualcosa, per arrivare a una soluzione condivisa e quindi più efficace».
L’urgenza è recuperare le perdite determinate dalla pandemia?
«La situazione è preoccupante e noi facciamo pressione affinché i ristori del governo siano riconosciuti anche alle imprese di filiera delle attività chiuse».
Cosa vi spaventa di questa seconda ondata?
«L’incertezza. I ristori risolvono solo il momento dell’emergenza. Non siamo quelli che vogliono il reddito di cittadinanza ma il lavoro di cittadinanza».
Parla di politiche attive?
«Basterebbe riconoscere il ruolo delle piccole e medie imprese, che sono la maggioranza in Italia. Si pensa che questo sistema aggravi al crisi, invece è il contrario».
Cosa intende?
«La nostra diffusione crea occupazione e sviluppo».
Sono arrivati gli indennizzi dal primo lockdown?
«Ci sono problemi di tempistica, e le imprese hanno anticipato la cig. Il calcolo del ristoro, però, andrebbe valutato sull’anno di fatturato, alla tedesca, non mese per mese».
” Le piccole e medie imprese sono il valore dell’Italia Creano lavoro e sviluppo nei territori Deve essere riconosciuto