Il Bologna beffato in zona Cesarini
Il Bologna pareggia 2 a 2 in casa con l’Udinese, beffato nel recupero da un tiro deviato da Hickey.
Pareggio docet. Il Bologna prova a scappare, ma c’è sempre un imprevisto che gli blocca la strada. Tipo giocare in dieci per tutta la ripresa cercando di difendere il vantaggio conquistato nel primo tempo. Sembrava ormai riuscita la piccola impresa, ma nel primo minuto di recupero è arrivato il gol del 2-2 dell’Udinese.
Quinto pari consecutivo per i rossoblù, inchiodati ancora nella parte sinistra della classifica. Il match gira tutto intorno al doppio giallo di Svanberg, fischiato a inizio ripresa: giro palla impacciato della difesa, stop difettoso dello svedese che poi interviene d’istinto su Nestorovski, espulso. Dopo il calcione rifilato a Pereyra in occasione dell’1-1 friulano ecco il patatrac. Peccato, lo svedese era stato il migliore in campo, firmando pure il 2-1 che aveva risollevato il Bologna.Troppo complicato reggere per tre quarti d’ora in inferiorità numerica. Poteva andare peggio se l’Udinese avesse impattato prima, ma Mandragora al 74’ ha centrato il palo e così l’assalto finale degli ospiti è durato pochi minuti.
Sensazione: senza quel rosso sarebbe arrivata quella vittoria che manca dal 29 novembre. Il Bologna aveva ben approcciato e giocato il primo tempo, contenendo gli avversari e manovrando con discreta scioltezza. Di là c’era il solo De Paul a tentare qualcosa. Due punti persi, ma anche un pari meritato per i friulani, in rimonta due volte. Un paziente ticchete tacchete, pochi pericoli, ma alla fine il gol è arrivato, con la complicità di Hickey, lento ad accorciare sul turco Arslan e sfortunato nel deviare la palla in rete spiazzando Da Costa.
Zona Cesarini decisiva: di lusso con Spezia e Atalanta, al contrario contro la squadra di Gotti. Confermato Paz in mezzo alla difesa (bene per la terza partita consecutiva) e Tomi esterno, in mediana con Schouten torna Svanberg, poi il quartetto titolare. Udinese col 3-5-2, Lasagna di punta con un inesistente Forestieri che esce per Nestorovski dopo la mezz’ora. Come da ordinanza i rossoblù concedono i primi minuti agli avversari per poi uscire alla distanza.
Dieci minuti di pressione, con i tentativi di Barrow, Svanberg e un mancato tap-in di Orsolini, e al 16’ il gol del giapponese che svetta in area su una punizione tagliata di Orso. Duttilissimo, seconda rete per Tomi che finirà la gara esterno nella linea a cinque. Il Bologna insiste ma la difesa sbanderà al 37’ sul cross di Lasagna: Dijks in controtempo, De Paul tira, pessima risposta di Da Costa, raccoglie di testa Pereyra, pareggio.
Reazione immediata con Musso che ferma Svanberg dai 20 metri, ma nulla potrà sulla conclusione in area dello svedese assistito da Barrow dopo una gran giocata sul fondo di Palacio. Vantaggio meritato che Da Costa suggella nel finale con una decisiva uscita su Lasagna lanciato a rete. Il binario è quello giusto, ma dopo l’intervallo ecco l’errore dello svedese. L’infinita barricata (5-3-1) crollerà a due passi dal traguardo. I cambi — bene Vignato, male Hickey, esordio per Calabresi — non eviteranno il pareggio. Sabato a Genova con l’obbiettivo d’interrompere l’incantesimo.