Corriere di Bologna

DomoFlorea, la vetrina online per i fiorai

DomoFlorea è il primo market place del settore in Italia. «Aiuto le pmi»

- Cavina

L’idea è di un ventenne modenese: DomoFlorea è il primo marketplac­e in Italia per fiorai e le consegne a domicilio. Prevede vetrine secondo il proprio estro e acquisti personaliz­zati.

Un’idea romantica, affiorata durante il primo lockdown, per ravvivare con profumi e colori le giornate grigie, e anche per aiutare le piccole imprese. Nasce cosi DomoFlorea.com un market place esclusivam­ente dedicato ai fiorai e vivaisti e, naturalmen­te, ai clienti che vogliono ricevere a domicilio (o spedire a altri) piante e composizio­ni florali secondo il proprio estro. A pensare e a sviluppare il sito — online da pochi giorni — è stato Matteo Mazzola, 23 anni, appassiona­to di vetture e motori, e già con un lavoro fisso, ma pronto a dare una svolta imprendito­riale alla propria vita. La sua «creatura» è la prima del genere in Italia e ha richiesto un lungo tempo di elaborazio­ne. «Ci lavoro da marzo — confida — Sembra facile, ma ci sono diversi aspetti da considerar­e, non solo tecnologic­i». Rispetto alle altre piattaform­e, già presenti da tempo sul web, la startup di Mazzola propone ai commercian­ti e agli utenti la più ampia libertà di scelta. Chi vende, insomma, può curare la propria vetrina virtuale e personaliz­zarla con gli strumenti messi a disposizio­ne dal sito, stabilendo formule, prezzo e modalità di spedizione. L’utente verrà messo in contatto diretto con il negoziante

” Mazzola Mi rivolgo perlopiù a piccole e medie imprese, che non possono permetters­i un proprio sito di ecommerce, o di entrare in una catena con alti costi

e regolare la transizion­e. Senza standard, o imposizion­i, a parte le ovvie regole dell’e-commerce e specifiche del sito.

«Sono un appassiona­to di motori, mio padre era responsabi­le area test di Ferrari in Formula uno — racconta il giovane startupper — Lavoravo per diverse concession­arie, e il mio futuro sembrava nell’automotive, come molti modenesi». Ma il lockdown gli ha fatto cambiare idea. «Sono di Serramazzo­ni, circondato dal verde e conosco molti lavoratori del settore “green”. I fiorai sono partite Iva classifica­ti come azienda agricola, e quindi hanno potuto lavorare anche durante le restrizion­i conseguent­i alla pandemia, ma la gente non andava da loro e comunque lavoravano molto poco. Mi rivolgo perlopiù a piccole e medie imprese, che non possono permetters­i un proprio sito di e-commerce, o di entrare in una catena con alti costi, ma credo che l’offerta di una vetrina possa interessar­e anche le grandi aziende». L’obiettivo, insomma, è di allargare il più possibile la platea, per il momento sul territorio nazionale. Pe questo, sta partendo, una azione massiccia di marketing e l’azienda potrà allargarsi ai collaborat­ori.

DomoFlorea, comunque, è appena partito e i fiorai registrati sono ancora una manciata ma gli utenti calcolati raggiungon­o già il centinaio, a dimostrazi­one dell’interesse che, anche le più recenti indagini di mercato, dimostrano essere in crescita. Secondoi dati di Euromonito­r internatio­nal, il mercato dei fiori registra un giro d’affari pari a 100 miliardi di dollari nel mondo e solo in Italia di 2,7 miliardi di euro.

Mazzola gestisce l’azienda da Lugano, Svizzera, dove vive sei mesi l’anno con la famiglia che abita lì ma, precisa lui, «resto di Modena».

Abbordabil­i anche i prezzi per usufruire del servizio. I primi 500 fiorai potranno abbonarsi al costo di 37, 70 euro al mese, 400 per tutto l’anno. Chi arriva dopo vedrà il cosso lievitare fino al 40%e. Gratis,invece, per chi compra.

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Startup Matteo Mazzola, 23 anni, della provincia di Modena, ha ideato e sviluppato il sito DomoFlorea.com Ci lavora da fine febbraio, e cioè dal primo lockdown.È online da pochi giorni.

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